Marylin Monroe secondo il suo ex marito è stata la persone più triste che abbia mai conosciuto

Norma Jeane Mortenson, o semplicemente  Marylin Monroe, nasceva il primo giugno del 1926 a Los Angeles, un mito della storia del cinema e del costume del secolo scorso. Iniziò a lavorare come modella e poco dopo ebbe delle piccole parti nei film accanto a  Ingrid Bergman e  Katharine  Hepburn.

Verso la metà degli anni cinquanta inizia la scalata al successo perché venne chiamata per interpretare celebri pellicole come “ Niagara”, “ Gli uomini preferiscono le bionde” e “ Quando la moglie è in vacanza” che la consacrerà icona sexy, con l’immagine della gonna svolazzante sulle grate della metropolitana.

Nel 1959 è il regista Billy Wilder a chiamarla accanto ai giganti di Hollywood:   Tony Curtis e Jack Lemmon nel film memorabile “A qualcuno piace caldo”. Nella sua vita privata però non era così felice e spensierata come appariva sul set; la Monroe era una donna dal carattere triste e melanconico e per superare i momenti di depressione, faceva largo uso di sedativi e alcol.

Matrimoni falliti, delusioni amorose e relazioni turbolente e pericolose con i fratelli John e Bob Kennedy, la fecero sprofondare nel baratro. E fu così che  all’alba del  5 agosto del 1962, Marylin Monroe, fu trovata senza vita, nella sua casa, con intorno un quantitativo enorme di pillole sparse dappertutto. Il regista Arthur Miller, suo marito per poco tempo,disse di lei: “ “E’ stata la persona più triste che io abbia mai conosciuto”.

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Lorenzo Costantino