Terremoti in tempo reale: oggi 13 giugno 2013 forte scossa tra Ancona e Macerata

Oggi, 13 giugno 2013 l’Istituto Nazionale di geofisica e Vulcanologia ha registrato tre scosse in mare a largo della costa centro settentrionale dell’Adriatico tra le città di Ancona e Macerata.

La prima di magnitudo 3.9, la più violenta è avvenuta alle ore 7,44 di stamane ad una profondità di km. 6 ed è stata avvertita in tutta la zona costiera delle Marche ed in particolar modo nei centri abitati di Sirolo, Numana e Porto Recanati.

La protezione civile dopo le opportune verifiche ha comunicato che non vi sono stati danni ne a cose ne a persone.

Una seconda scossa, di magnitudo 2.2, alle ore 8,16 è avvenuta sempre nella stessa zona ad una profondità superiore della prima.

Un ulteriore movimento tellurico nel distretto sismico dell’adriatico centro settentrionale , di magnitudo 2.0 è stato registrato dall’Ingv alle ore 9,06.

Oggi, anche in Emilia la terra ha tremato alle ore 9,29 per una scossa di magnitudo 2.7 che è stata avvertita dai comuni di Moglia, Quistello, San giacomo delle Segnate in provincia di Mantova e Concrdia della Secchia, Novi di Modena e San Possidonio in provincia di Modena.

Il terremoto non può essere previsto ma si può ipotizzare dove è alta la possibilità che accada.

Negli ultimi tempi gli studiosi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno mappato il territorio italiano ed hanno individuato le zone dove più frequentemente sono avvertite dei movimenti tellurici.

L’Ingv ha così individuato le aree in Italia ad alto rischio sismico che sono tutta la dorsale appenninica  soprattutto la zona del Garfagnana in Toscana, il distretto sismico della Pianura Padana in Emilia, le provincia di Frosinone e l’Aquila, la terra limitrofa al Pollino tra Basilicata e Calabria, lo stretto di Messina e la zona dell’Etna in Sicilia.

In particolar modo nel distretto sismico del Pollino in questi ultimi tre anni sono strati registrati dall’ingv più di 2700 scosse superiori ai magnitudo 2.0.

Il 26 ottobre dell’anno scorso sul Pollino fu avvertita una forte scossa tellurica di magnitudo 5.0 che per fortuna provocò solo  dei danni  ad alcuni edifici pubblici ed abitazioni private.

E’ stato appurato da alcuni scienziati che il comportamento e soprattutto le abitudini degli animali cambiano quando sta per avvenire un terremoto.

Molti sono i casi di animali domestici come per esempio le galline che prima di un terremoto non riescono a covare le uova o di cani e gatti che sono molto irrequieti qualche ora prima dell’evento tellurico.

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Lorenzo Costantino