Brutale femminicidio, ragazza di 21 anni uccisa dal fidanzato con diverse coltellate

 

Coltellate per soffocare un amore. E portare all’ennesimo femminicidio. Questa volta i protagonisti sono appena ventenni, e i contorni della motivazione del delitto non sono ancora chiari.

La furia omicida si è scatenata ieri pomeriggio in un appartamento di Pietra Ligure . La ragazza uccisa aveva 21 anni e si chiamava Janira D’Amato: il suo cadavere è stato trovato sul pavimento del salotto di una abitazione in piazzetta Morelli. Il fidanzato, il 20enne Alessio Alamia Burastero, ha confessato l’omicidio ai carabinieri permettendo la scoperta del corpo, avvenuta intorno alle 22.

Il giovane ha deciso di confessare il delitto dopo essersi confidato con uno zio della vicina Loano, che lo ha convinto a costituirsi. I carabinieri dovranno ora verificare la veridicità del racconto del ragazzo, che si trova in stato di fermo.

Facebook e l’ossessione per la gelosia

Sul corpo della ragazza ci sarebbero più coltellate. Ancora sconosciute le ragioni che lo avrebbero portato a compiere l’omicidio. Ma secondo il racconto di alcuni amici della coppia all’origine del gesto potrebbe esserci la gelosia. Sulla sua pagina su Facebook, qualche giorno fa Alessio aveva scritto che «la gelosia nasce quando a quella persona tieni veramente». Ma anche lei, sempre sui social network, parlava di gelosia: «Lui è mio non guardatelo, non mettete mi piace alle sue foto». E però la sua pagina rivela anche una ragazza sempre sorridente, occhi chiari, capelli castani. Una ragazza cui piaceva giocare con le parrucche colorate, una giovane appassionata di auto e manga giapponesi. Aveva studiato all’alberghiero di Finale Ligure ed era allieva dell’Accademia di Costa Crociere.

La rabbia degli amici sui social network

Tantissime, nel cuore della notte, le persone che hanno lasciato un messaggio sulla bacheca di lui (per accusarlo) oppure di lei (per dirle addio): «Era meglio se ti ammazzavi invece di costituirti», ha scritto per esempio Silvia sotto a un post di Alessio, lo stesso in cui Daniela ha postato che «già dalla foto si vede che sei uno psicopatico! Hai tolto la vita a quella povera ragazza! Spero che marcirai in galera!». In un altro post la riflessione di Deborah: «L’amore non uccide, l’amore nutre, l’amore insegna, l’amore è amore e dà, non toglie. Hai spezzato la vita di una giovane ragazza e hai rovinato due famiglie, quella di Janira e la tua. Ti auguro che ogni volta che rivolgerai un pensiero, o farai solo il suo nome, sentirai il cuore stritolarsi fino a perdere il respiro per il resto dei tuoi giorni. Mi fai schifo e allo stesso tempo pena».

Su un collage di foto di Janira, invece, c’è chi ha scritto «riposa in pace perché te lo meriti», chi parla di «un angelo volato in cielo troppo presto», chi ricorda che «ne abbiamo passate di tutti i colori insieme, ma sto bastardo il sorriso è riuscito a togliertelo» e chi, come Luigi, riflette che «tante parole si dicono e si ripetono, ma poi non cambia nulla».