Terribile scontro frontale sulla “strada della morte”, tre i corpi estratti senza vita

Incidente mortale nella notte lungo la variante alla Pian d’Assino, tra le frazioni di Padule e Spada, al km 12,800. Era quasi l’una e mezza di sabato 22 aprile 2017, quando due auto, una Volvo condotta dal 32enne Manuel Amadu presumibilmente diretta verso Gubbio si è scontrata frontalmente con una Ford Fiesta che viaggiava in direzione contraria. Alla guida della quale c’era Valerio Tittarelli, 33 anni, deceduto sul colpo, mentre il passeggero Giancarlo Spaziani, 45anni, sarebbe stato sbalzato fuori dell’abitacolo, gravemente ferito, e poi deceduto all’ospedale di Branca.

Agli occhi dei soccorritori una scena impressionante: la Ford Fiesta ribaltata e uscita di carreggiata, e pezzi di motore di entrambi i mezzi schizzati sull’asfalto.

Lunghe e complesse le operazioni per i Vigili del Fuoco del distaccamento di Gubbio. Le operazioni sono state completate solo dopo diverse ore. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Gubbio, per la ricostruzione della dinamica, il personale del 118 e il personale dell’Anas che ha provveduto alle operazioni di ripulitura dell’arteria, rimasta chiusa per diverse ore e riaperta solo nella prima mattinata.

Il 32enne Manuel Amadu, lavorava come cuoco presso un noto ristorante cittadino, il 45enne Giancarlo Spaziani gestiva un ufficio di intermediazione immobiliare in pieno centro e il 33enne Valerio Tittarelli era stato dipendente di una ditta locale e molto conosciuto anche perchè impegnato come allenatore in una società di calcio giovanile eugubina.

Per le tre vittime è stata disposta nelle prossime ore l’autopsia che potrebbe fornire indicazioni utili a ricostruire nel dettaglio cause e dinamica dell’accaduto. Grande cordoglio in tutta la comunità eugubina risvegliatasi con la tremenda notizia che nel giro di poche ore anche attraverso i social, ha fatto il giro della città. Riportando alla memoria altri due tragici incidenti sulla variante: il più grave all’inizio degli anni Novanta quando, poco dopo l’inaugurazione del tratto Gubbio-Madonna del Ponte, uno scontro frontale tra due auto provocò 5 vittime tutte giovanissime. Due anni fa a settembre un altro drammatico sinistro, con il frontale tra un autobus (morì il conducente) e una vettura condotta da una coppia di rumeni, deceduti entrambi. La variante Pian d’Assino ha ereditato la triste nomea della strada originaria: “la strada della morte”.