Puglia, difendono immigrato in un pub, due ragazzi feriti da una ragazza a coltellate e bottigliate

I carabinieri hanno rapidamente fatto luce sull’accoltellamento avvenuto la scorsa notte (fra sabato 3 e domenica 4 giugno) in un locale notturno di Torre Santa Sabina, marina di Carovigno. La presunta accoltellatrice, la 22enne Sharon Doria, di Brindisi, si sarebbe scagliata con una violenza inaudita contro due giovani del posto che avevano preso le difese di un extracomunitario che girava per locali per vendere rose. La ragazza è stata arrestata in regime di domiciliari con l’accusa di tentato omicidio e lesioni personali aggravate.

Sull’accaduto indagano i carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni al comando del capitano Diego Ruocco. Da quanto appurato Sharon Doria-2dai militari, la giovane, intorno alle ore 4, avrebbe buttato a terra un mazzo di rose appoggiato temporaneamente su un tavolo dallo straniero.

Il gesto è stato notato da due giovani di Carovigno, che hanno  invitato la Doria raccoglierle perché appartengono a un extracomunitario che cerca di sbarcare il lunario vendendole. La brindisina, a quel punto, spalleggiata dalle sue amiche, avrebbe ricoperto di insulti i due giovani, avrebbe estratto un coltello dalla borsetta e lo avrebbe agitato minacciosamente. Uno dei due ragazzi, a quel punto, raccoglie le rose da terra ma la ragazza innervosita lancia in faccia a uno dei due una bottiglia di birra colpendolo al volto e sferra una coltellata al torace dell’altro.

I due ragazzi cercano di allertare la security del locale per chiedere l’intervento dei carabinieri. La ragazza viene quindi bloccata dal personale della discoteca e dai militari della stazione di Carovigno che l’accompagnano in caserma.

I due feriti, entrambi di Carovigno, hanno riportato, il primo, 33 anni, una ferita lacero contusa allo zigomo sinistro guaribile in 10 giorni, a causa dell’impatto con la bottiglia, il secondo, 22 anni, una ferita lacero contusa al torace lato sinistro guaribile in 15 giorni.  L’arrestata, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.