In fin di vita e in una pozza di sangue riesce a comporre il 113. Salvato in extremis

 

 

Nella mattinata di oggi, una donna si è presentata in Questura per denunciare l’allontanamento volontario del marito, sofferente di crisi depressive e che in più occasioni aveva manifestato intenti suicidi.

 

 

 

Da successivi accertamenti, si è appurato che l’uomo, un romano 43enne, era stato poco prima coinvolto in un sinistro stradale sulla SS 613, a seguito del quale, uscito dall’auto, era stato investito da un’altra autovettura sopraggiunta nel frattempo, che lo aveva colpito ad un braccio e fatto cadere per terra.

 

Nonostante tutto, il ferito, rialzatosi, è riuscito ad allontanarsi per le campagne limitrofe facendo perdere le proprie tracce.

 

Vista la gravità del fatto, l’operatore che stava ricevendo la denuncia ha provato a chiamare l’uomo sul cellulare che, nonostante tutte le vicissitudini, è riuscito a rispondere ma a causa dello in stato confusionale, non riusciva ad indicare il luogo esatto in cui si trovasse.

 

A quel punto, l’operatore, che in quel momento stava ricevendo la denuncia, intuendo la gravità della situazione e comprendendo che l’unico modo per salvargli la vita era quello di localizzarlo con la cella telefonica, è riuscito a far capire al malcapitato quanto fosse importante per la ricerca dello stesso che egli componesse con il suo cellulare il 113, numero di emergenza della Polizia di Stato.

 

Fortunatamente, raccogliendo tutte le forze fisiche, questi è riuscito a chiamare il 113 consentendo così la localizzazione geofisica.

 

A quel punto, lo stesso operatore, interrotta la redazione della denuncia, si è recato personalmente sul posto, e con non poca difficoltà ha perlustrato la campagna fatta di muretti a secco con erba alta ed incolta, finchè non è riuscito a rintracciarlo.

 

La persona giaceva riversa per terra in una pozza di sangue perché, nel frattempo, si era tagliata i polsi e la gola con il vetro di una bottiglia, dopo aver oltrepassato la SS613 dalla corsia opposta, superato il guardrail e camminato per un chilometro nelle campagne.

 

Attivati subito i soccorsi sanitari e le prime cure, l’uomo è stato tratto in salvo grazie alla sensibilità ed all’intuito dei poliziotti della Questua di Lecce.