Puglia, brutale aggressione in strada, commerciante picchiato e rapinato. Due arresti
Alle prime luci dell’alba, gli agenti del commissariato di Manfredonia e della squadra mobile di Foggia, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Michele Sciannandrone detto “Michelangelo”, 41enne pregiudicato di Manfredonia, e di Giuseppe Longo, 26enne di Foggia con precedenti per reati contro il patrimonio.
Gli arrestati sono stati individuati quali autori di una rapina fruttata 18.000 euro, messa a segno lo scorso mese di gennaio ai danni di un commerciante di Manfredonia, mentre si stava recando presso l’ufficio postale per effettuare dei versamenti.
Quella mattina, la malcapitata vittima, dopo essere uscita dalla sua attività commerciale, a bordo della sua vettura, si recò presso l’ufficio postale in zona “Monticchio”. Dopo aver parcheggiato la sua vettura nei pressi dell’ufficio postale, il commerciante venne raggiunto alle spalle da due individui, a volto travisato, che dopo averlo spinto a terra iniziarono a colpirlo a pugni. Durante le concitate fasi della colluttazione, uno dei due rapinatori riuscì ad asportare una mazzetta di denaro (18.000 euro) che il rapinato custodiva in una tasca interna del giubbotto.
Una volta raggiunto il loro intento, i due rapinatori fuggirono a piedi nelle vie limitrofe facendo perdere le proprie tracce. Superata la prima fase di shock, il malcapitato riuscì ad allertare il 113; poco dopo, sul luogo dove si era consumata la rapina, giunsero gli agenti del commissariato di Manfredonia che avviarono le prime indagini, mentre la vittima si recò al Pronto Soccorso per farsi medicare le ferite che si era procurato durante le fasi della colluttazione avuta con i rapinatori.
Il commerciante, dopo le medicazioni, fu interrogato dagli agenti al fine di acquisire elementi utili all’identificazione degli autori della rapina. A causa del forte stato emotivo e del fatto che i due individui erano a volto coperto, il rapinato diede solo qualche indicazione riguardo alle loro caratteristiche fisiche, aggiungendo che uno dei due aveva accento foggiano.
Con un lavoro meticoloso, gli investigatori acquisirono e visionarono numerosi filmati di impianti di video-sorveglianza ubicati lungo il tragitto percorso dal commerciante dalla sua attività sino alle poste, dove poi venne raggiunto e rapinato.
Proprio la visione di numerose ore di immagini registrate, consentì di raccogliere i primi elementi utili alle indagini. Infatti si ebbe modo di appurare che la malcapitata vittima, dopo essere uscita dalla sua attività commerciale per recarsi all’ufficio postale, venne pedinato da una Fiat Panda con tre persone a bordo.
La stessa vettura ripresa da un altro impianto di video-sorveglianza mentre i due rapinatori, dopo la consumazione del reato, salirono a bordo attesi da un terzo complice.
L’attenzione degli investigatori si concentrò sul foggiano Longo del quale si acquisirono i tabulati telefonici dell’utenza a lui in uso. Dallo sviluppo dei tabulati telefonici, emersero altri elementi utili al prosieguo delle indagini ed in particolare si accertò che l’utenza telefonica del 26enne, negli orari concomitanti a quelli della rapina, agganciò la cella telefonica di copertura del luogo della rapina.
Inoltre negli orari antecedenti la rapina, dalla consultazione dei tabulati di traffico telefonico, risultarono diversi contatti tra l’utenza in uso a Longo ed una utenza in uso allo Sciannandrone.
È stato anche accertato che Sciannandrone, nei minuti antecedenti la rapina, effettuò un sopralluogo nel momento in cui il rapinato stava prelevando i soldi degli incassi dalla sua attività.
Già nel giugno del 2011, Sciannandrone prese di “mira” l’attività della vittima, in quanto si rese responsabile del furto di una ingente somma di denaro contenuta all’interno di due slot machines ubicate all’interno del suo locale.
Nella circostanza il malfattore, dopo aver perso una ingente somma di denaro alle “macchinette”, non riuscendo a recuperare la somma di denaro persa, insieme ad un complice, asportò le due slot machines dall’interno del locale. Dopo qualche giorno le restituì prive del denaro contenuto all’interno delle stesse. A seguito di tale episodio, l’uomo venne arrestato.
A completare il già grave quadro indiziario nei confronti dei due indagati, nel corso di una perquisizione, presso le loro abitazioni, gli agenti del commissariato di Manfredonia e della squadra mobile di Foggia, trovarono gli abiti indossati dagli stessi durante le fasi della rapina. Le prove raccolte grazie alle indagini della polizia hanno ora permesso alla Procura della Repubblica di Foggia di richiedere ed ottenere il provvedimento di custodia cautelare nei confronti dei due.
Al termine delle formalità di rito, Sciannandrone e Longo sono stati accompagnati in carcere a Foggia. Proseguono le indagini per identificare il terzo individuo che ha preso parte alla rapina.