Si chiama Gabriele Orlandi il pilota morto poco prima show Frecce Tricolori, la sua compagna colta da malore

Un caccia militare è precipitato in mare a Terracina, poco prima dello show delle Frecce Tricolori, intorno alle 17. Il pilota, il capitano Gabriele Orlandi, 36 anni, è morto nel violentissimo impatto le cui immagini sono subito rimbalzate su Twitter. Le persone raccolte sul lungomare della località balneare in provincia di Latina erano migliaia, tra di loro anche i genitori e la compagna della vittima. La donna dopo l’incidente è stata portata via dal 118 per un malore.

Orlandi, al comando di un Eurofighter Typhoon del Reparto Sperimentale di Volo, era impegnato in una esibizione. In uno dei molti video girati dagli spettatori si vede chiaramente il caccia compiere varie evoluzioni e “giri della morte” prima di schiantarsi in acqua. Il pilota non è riuscito ad “eiettarsi”, ovvero saltare fuori dal velivolo mettendosi in salvo con il paracadute prima dell’impatto. La fidanzata, dopo aver assistito all’incidente, è stata colta da un malore e soccorsa dal 118. Secondo quanto si è appreso, il velivolo era il penultimo a esibirsi prima della chiusura dell’Air Show di Terracina con le Frecce Tricolori. Sul posto sono presenti due squadre e un elicottero dei Vigili del fuoco.

«Cieli blu!». È il commiato dei piloti e dei commilitoni dell’Aeronautica militare che sui social network salutano Gabriele Orlandi. «R.I.P.», riposa in pace é l’altra espressione ricorrente nei gruppi su Facebook di sottufficiali dell’Arma aerea, tra espressioni di dolore e di sgomento. «È un lavoro pericoloso», scrive qualcuno.

Sono «ancora sconosciute» le cause dell’incidente, sottolinea l’Aeronautica militare. Il caccia era «nella fase finale del suo programma di volo». L’Aeronautica ha «attivato le procedure per accertare le cause», sottolinea la Forza armata, aggiungendo che «le operazioni di soccorso sono iniziate immediatamente dopo l’impatto grazie ai mezzi presenti sul posto». Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti e il capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano «si uniscono al capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Enzo Vecciarelli nell’esprimere vicinanza e cordoglio alla famiglia ed alle persone più care e vicine al giovane pilota».

«È caduto proprio davanti ai miei occhi, volava molto basso durante l’esibizione. È come se avesse sbagliato manovra quasi a pelo d’acqua. Non si è ripreso ed è finito a picco in mare. Abbiamo visto il tonfo e i pezzi del caccia volare in aria. Non ho visto il pilota lanciarsi», ha raccontato il fotoreport reatino, Gianluca Vannicelli.  Gianluca Pernisco, che si trovava sul lungomare parla di «una scena agghiacciante, il caccia dopo aver eseguito diversi esercizi é uscito da un giro della morte ed é caduto in acqua di pancia, a poche centinaia di metri dalla spiaggia dove eravamo in tantissimi per vederli. Abbiamo avuto paura».

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Lorenzo Costantino