Sanità choc, terapia sbagliata per una omonimia, muore paziente, era stato ricoverato per una sciatalgia, nei guai quattro medici

Un calvario di 24 giorni in ospedale con cure sbagliate, provette di sangue scambiate con un altro paziente omonimo, poi la morte.

Lo storico cadorino Alberto Giacobbi morì così il 9 maggio 2014, a 76 anni. Ricoverato per lombosciatalgia a Pieve di Cadore «venne parcheggiato in quel reparto e sedato, ebbi il brutto presagio» denuncia la figlia Beatrice. In Tribunale a Belluno si sta celebrando il processo per l’omicidio colposo  che vede alla sbarra i 4 medici che curarono il paziente: la trevigiana Roberta Da Re, 53enne reumatologa, di Vittorio Veneto, Daniele De Vido, del servizio di Diabetologia 51enne di Venezia, Paolo Nai Fovino, 62enne endocrinologo di Brescia e Federica Vascellari, 61enne di Calalzo internista.

Il nodo del processo è la causa della morte. «Mio papà è morto per emorragia cerebrale – ha spiegato Beatrice Giacobbi – indotta dalle terapie anticoagulanti effettuate con un erroneo dosaggio».