Bari, fuochi d’artificio al Policlinico per festeggiare una nascita, un uomo racconta che sono esplosi a 10 centimetri dalla sua faccia

Una nuova usanza a Bari che sta sempre prendendo più piede al Policlinico di Bari dove nei suoi viali si sparano i fuochi d’artificio per festeggiare l’evento della nascita di un bambino.

Solo che questa usanza è molto pericolosa. A raccontarla è un uomo che ha riferito, sulla pagina pubblica del sindaco Antonio Decaro, di aver rischiato di essere colpito.

L’uomo ha dichiarato che: “Sotto una fitta pioggia  mi trovo a passare all’esterno di neonatologia per recarmi alla clinica Asclepios. Mentre sono a una ventina di metri dall’ingresso, vedo partire dei fuochi d’artificio dall’aiuola, per festeggiare una nuova nascita, con discreto giubilo del pubblico appoggiato alla balaustra della struttura. Nella mia testa la scena è tanto sconcertante quanto triste, consapevole di alcune realtà della nostra città ma speranzoso che nel 2018 queste usanze “tribali” fossero ormai cessate. Pochi secondi dopo la scena assume altri contorni, i fuochi d’artificio, invece che partire verticalmente iniziano a partire orizzontalmente e in men che non si dica mi trovo gli spari che mi esplodono intorno, all’altezza del torace e del viso. Istintivamente, dopo i primi attimi di sorpresa, mi giro e mi copro il viso; tutto questo durerà circa 8-10 secondi”.

L’uomo ha raccontato che dopo un po’ sono arrivati i vigili urbani: “Corro verso di loro e trafelato dico al vigile alla guida, che intanto aveva abbassato il finestrino, “mi sono esplosi a 10 centimetri dalla faccia”. La risposta del vigile “eeh ma chi sono stati?”. Io rispondo “chi sono stati!?! Da là!”. Indicando verso il gruppetto che intanto si sta dileguando all’interno della struttura. Aspetto qualche secondo, vedo i vigili non scendere dall’auto e, sempre sotto la forte pioggia, decido di proseguire verso la struttura Asclepios, dove mi recavo per visitare un bimbo di meno di un anno, con la paura finisse l’orario per le visite, salutando il gruppo con parole non molto carine”.

 

Una usanza portata all’interno della struttura sanitaria da alcune persone che non può certo essere tollerata, che rischia di mettere a repentaglio l’incolumità di bambini e anziani malati. Di qui l’appello al sindaco di meglio controllare l’area interna del Policlinico per evitare che si ripetano episodi simili “nel 2018”, come ricorda l’autore della denuncia.

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Lorenzo Costantino