Balla con la sclerosi multipla, Ivan Cottini: “Non voglio vivere da malato”

Frequentava una chat dove era possibile combinare incontri con altre donne, all’insaputa della moglie. L’ultimo appuntamento però gli è stato fatale e la conseguenza è stata drastica: cacciato di casa, con tanto di valigia alla porta. E’ accaduto a Scafati, giorni fa, con le carte della vicenda finite già in mano ad un avvocato.

Ha fatto un patto con la vita Ivan Cottini, sei anni fa, proprio quando la vita si stava frantumando davanti ai suoi occhi dopo quella diagnosi. Sclerosi multipla. Una condanna per lui, allora 27enne, modello per noti brand e un futuro radioso ad attenderlo, eppure quella per Ivan si è trasformata nella sua forza. La sentenza non era ancora arrivata.

Fame di vivere, di continuare a vivere nonostante i limiti fisici che questa patologia neurodegenerativa gli sbatte in faccia giorno dopo giorno e con cui non vuole fare i conti, o meglio, li fa e vince sempre lui. Vince lui quando mette via la carrozzina e danza, vince lui quando si allena ogni mattina dopo le terapie mediche, vince lui quando con la sua testimonianza riesce a dare forza a tanti giovani malati che incontra. Vince la vita, quella che si è ripreso, quella a cui non è bastata una diagnosi per fermarsi.

Tante le sfide e le battaglie che lo vedono protagonista e che pochi giorni fa gli sono valse il titolo di Cavaliere Emerito della Repubblica. Tutte per abbattere i muri che inesorabilmente tira su la malattia.

Un modello di successo, un futuro radioso davanti, poi la doccia gelata. Sei anni fa ti è stata diagnosticata la sclerosi multipla, in un attimo ti è crollato il mondo addosso.

“Sì, ma oltre che a me è crollato anche addosso alla mia famiglia e alle persone care. E’ una malattia che risucchia anche le persone che hai intorno e questo mi fa soffrire più di ogni altra cosa. Io sono ripartito e oggi sorrido, i miei familiari invece sono ancora fermi al giorno della diagnosi. Per un genitore non è facile vedere un figlio che sta male”.