Vende casa per acquistare farmaci salvavita per la figlia, l’appello: “Un alloggio e un lavoro per sopravvivere”

Una madre è stata costretta a svendere la propria casa per poter garantire alla figlia di 22 anni, affetta come lei da una patologia autoimmune, i farmaci di cui ha bisogno, privandosi anche della propria parte di medicine.

Succede a Roma. La cura completa per entrambe costa circa 2.000 euro al mese. Una cifra impossibile per questa mamma, che vive con uno stipendio di 400 euro al mese e una pensione di invalidità che non arriva a 300.

Ora vivono nell’ennesimo alloggio precario. “Un tugurio fatiscente a Roma Nord: umido, malsano e pieno di parassiti. Il posto peggiore per mia figlia che non può assolutamente permettersi alcun tipo di infezione. Purtroppo però  è tutto quello che al momento possiamo permetterci e per questo ci reputiamo anche fortunate”. Sulla loro testa pende la spada di Democle dello sfratto e il rischio di dover tornare a vivere in macchina, come hanno fatto qualche tempo fa.

L’appello di una mamma disperata

“Vorrei che qualcuno mi offrisse un lavoro onesto, in regola e dignitoso. Nonostante la malattia e i miei 61 anni sono una donna in forze, con capacità ed esperienza. Sicuramente sono una che non si arrende: non l’ho fatto nemmeno quando pensavo di non sopravvivere. Con mia figlia ce l’abbiamo messa tutta. Questi anni sono stati drammatici, un incubo continuo anche se, nella nostra immensa sfortuna tra malattie e lutti, abbiamo salvato la vita. Ora vogliamo solo una possibilità per andare avanti”.