Bar “chiuso per corna” noto imprenditore cessa l’attività dopo aver scoperto il tradimento della moglie

È stata quella forma plateale di esibizione a convincerla di denunciarlo.

Anni di convivenza glaciale, di un’indifferenza esasperante che l’ha segnata giorno dopo giorno, non avevano fatto tanto.

È bastato che suo marito affiggesse quel cartello screanzato e volgare alla saracinesca del loro bar, per decidere di uscire dall’incubo.

Giunta davanti alla porta del locale dove lavorava, di proprietà del marito, una donna di Sennori ha trovato un foglio bianco con su scritto: «Chiuso per corna».

Sul moderno proclama era poi additata come adultera, con tanto di nome e quello del presunto (da lei smentito) amante.

Il cartello è rimasto lì per giorni, quasi a voler annullare la forza del pettegolezzo paesano attraverso una comunicazione plateale.

Lei è corsa dai carabinieri a denunciare il marito un facoltoso imprenditore, per diffamazione e maltrattamenti. Immediata anche la richiesta di separazione avanzata al giudice.

Ai militari ha ripercorso la storia di una unione nata male e finita peggio. Dopo un periodo di convivenza, lui – oggi 57 anni – le aveva imposto il matrimonio perché aspettava un bambino.

Che poi non arriverà. Ma nel frattempo si erano sposati e l’imprenditore aveva acquistato un bar dove lei lavorava «senza aver mai avuto uno stipendio», rivela. «Non ho mai fatto un solo giorno di ferie. E dovevo elemosinare tutto da mio marito. Una volta avevo dovuto “arraffare” poche decine di euro dalla cassa per comprare da mangiare».

La mattina dell’8 settembre, la sorpresa di cattivo gusto affissa alla saracinesca.