Cina, nei bagni pubblici installati scanner facciali per impedire di rubare la carta igienica

Le autorità cittadine di Pechino hanno iniziato ad installare scanner facciali ad alta tecnologia per prevenire il furto di carta igienica nei bagni pubblici di alcune zone turistiche.

Apparentemente, la quantità di rotoli di carta igienica che “sparisce” dai bagni pubblici è un serio problema, specie in zone turistiche come l’area del “Tempio del Cielo“, causando costi enormi per la città.

Per fermare i furti, la carta igienica è stata rimossa dalle toilette e viene messa a disposizione tramite appositi distributori nell’antibagno. La particolarità di questi distributori è che sono dotati di un sofisticato sistema di riconoscimento facciale: per avere la propria razione di carta igienica (60 cm), gli utilizzatori devono posizionarsi di fronte alla macchina, che scansiona il volto e lo memorizza temporaneamente. Se l’utente ritorna a prelevare altra carta igienica prima di nove minuti, la macchina lo riconosce e non eroga più carta.

Il sistema è stato messo a punto nel tentativo di ridurre i costi, apparentemente dopo una inchiesta giornalistica che aveva scoperto come molti “utenti” dei bagni pubblici del Tempio del Cielo farebbero più e più visite allo scopo specifico di prelevare carta igienica, portandosene via quanto più riescono.

Gli scanner facciali sono stati attivati come sperimentazione, e le autorità hanno già anticipato che se la reazione degli utenti sarà negativa, si tornerà ai metodi tradizionali di erogazione della carta igienica. Se invece la tecnologia si dimostrerà efficace, è molto probabile che venga adottata in altri bagni pubblici. Per il periodo della sperimentazione, nei bagni sono stati posizionati degli assistenti umani, per controllare che il sistema funzioni correttamente ed aiutare nell’utilizzo dell’erogatore.

Finora, la reazione sembra essere stata mista: alcuni hanno criticato il sistema, ma più che la tecnologia in sé il problema più sentito è quello che 60cm di carta igienica sarebbero troppo pochi. Altri però sono entusiasti del sistema, che evita gli sprechi, e sperano in una rapida adozione a livello nazionale.