Studio, mangiare da soli è una delle maggiori cause di infelicità

Mangiare da soli, a volte, può essere un’esperienza rilassante: si può masticare a bocca aperta, esagerare con le quantità di cibo o infischiarsene di qualsiasi regola del galateo. Farlo regolarmente, però, può contribuire a renderci tristi e infelici.

È quanto ha rilevato un sondaggio condotto dalla Oxford Economics, dal quale è emerso che su 8.250 cittadini britannici, le persone che mangiano da sole presentano un punteggio di 7,9 punti inferiore, in termini di felicità, rispetto alla media nazionale.

I ricercatori dell’università di Oxford hanno scoperto che più le persone mangiano con gli altri e più è probabile che si sentano felici e soddisfatti delle loro vite.

Lo studio ha anche evidenzato come le persone che condividono un pasto hanno maggiori probabilità di sentirsi meglio con sè stesse, contando su reti di supporto sociale ed emotivo più ampie.

“Da un punto di vista nutrizionale – spiega Lorenzo Donini, professore ordinario di Scienze dell’alimentazione all’università La Sapienza – condividere un pasto con gli altri è fondamentale, perché mangiare da soli comporta scelte diverse nella selezione del cibo: c’è meno voglia di cucinare da soli e di conseguenza si sta meno attenti alla qualità e alla varietà della propria alimentazione”.

Ma mangiare insieme rappresenta anche un’ottima opportunità di socializzare: stare insieme intorno a un tavolo è un fattore che ha sempre accomunato gli esseri umani. “Non è un caso che, durante le feste, le famiglie si riuniscano a tavola per consumare lunghi pasti in compagnia – prosegue Donini – nelle tradizioni anglosassoni perfino in occasione dei funerali si mangia insieme”.