Albano Carrisi, durissimo sfogo: “Il dolore che ho dato, ora …”

Albano sta vivendo un momento familiare un po’ delicato, per alcuni versi, triste, per altri emozionante che, in ogni caso l’ha riportato indietro nella memoria e, per questo si è lasciato andare a dichiarazioni molto toccanti. Vediamo cosa è accaduto.

Albano fa una dichiarazione molto toccante: “lo stesso dolore che sto ricevendo l’ho dato prima io”

Albano , in questi giorni sta vivendo la separazione dalla figlia Jasmine avuta da Loredana Lecciso.

La ragazza, infatti, ormai ventenne sta per trasferirsi a Milano e Albano sta rivivendo ciò che da ragazzo fece anche lui e così ha detto: “Nel 1961 diedi lo stesso dolore a mia madre, ora tocca a me soffrire”.

Albano ha rilasciato una lunga intervista al settimanale Oggi dove ha affrontato questo doloroso argomento e ha detto così: “Allora andarsene a Milano voleva dire sparire, non esistevano le video-chiamate, spesso non c’erano nemmeno i soldi per la telefonata”.

Albano, che è abituato a vivere insieme a tutta la sua famiglia a Cellino San Marco, ora deve fare i conti con questa dolorosissima separazione alla quale, forse, non era neppure pronto.

Ma Jasmine ha scelto Milano per continuare gli studi universitari e Albano non può fare altro che accettare questa scelta della figlia ormai maggiorenne. Albano lo ha detto anche ad Antonella Clerici che Jasmine sarebbe andata a Milano a vivere la Clerici è stata felice dell’idea e ha riposto che, certamente si vedrà con Jasmine.

La canzone che Albano ha presentato per Sanremo non è piaciuta ed è stata scartata

Albano aveva presentato per Sanremo una canzone che, però, non è piaciuta ad Amadeus e, per questo, è stata scartata.

Albano ha commentato così la scelta di Amadeus: “È un brano rivoluzionario, io voglio sempre spiazzare: nel 1982, nessuno si aspettava che avrei cantato Felicità, Amadeus ha detto che non era adatta a Sanremo. Lo accetto, però dico che il Festival lo conosco, ci sono stato 18 volte“.

Albano ha poi anche aggiunto: “Si intitola Il Cellulare, l’ha scritta Despa, l’autore di Champagne. È un brano rivoluzionario, io voglio sempre spiazzare …  peccato, la canzone è una bomba”.

E poi ha aggiunto a proposito della scelta di non avere il pubblico in sala: “Rischia di venire come la Messa che disse, all’inizio della pandemia, Papa Francesco in una piazza San Pietro deserta: struggente, ma amara”.

E, ancora: “Immedesimandomi nei cantanti che si esibiranno sul palco dell’Ariston, dico che un cantante senza pubblico a Sanremo è come se il Papa fosse costretto a dire messa senza fedeli in Vaticano. Lo chiamerei ‘l’altro Sanremo’. Sanremo sappiamo tutti gli italiani come è fatto, il pubblico è parte fondamentale, ma dobbiamo piegarci alle esigenze di questo covid, stiamo soffrendo tutti nel mondo. Dai ristoratori, al turismo. E ne soffre pure Sanremo. Ci sarà senz’altro un pizzico di sofferenza, ma d’altronde non si può fare diversamente”.