Quarto Grado, “nonostante la diffida parleremo ancora di Denise” e Carmelo Abbate aggiunge su Piera Maggio che …

Nei giorni che hanno preceduto l’ultima puntata di Quarto grado, il programma che va in onda il venerdì sera in prima serata su Retequattro condotto Gianluigi Nuzzi, Piera Maggio dopo aver subito l’attacco da parte del giornalista ospite fisso in studio Carmelo Abbate, aveva diffidato Gianluigi Nuzzi di parlare ancora della sua bambina e di lei. Ma la reazione di Gianluigi Nuzzi è stata tutt’altro che accondiscendente e in puntata, in apertura del programma, ha detto che nonostante la diffida, il suo programma avrebbe continuato ad occuparsi della vicenda di Denise Pipitone per dovere di cronaca.

Gianluigi Nuzzi risponde alla diffida di Piera Maggio

Dopo la diffida da parte di Piera Maggio, il giornalista in apertura di puntata, le ha risposto così: “C’è patto di fiducia tra Quarto Grado e i telespettatori: la notizia prima di tutto“.  

E poi, ancora, ammorbidendo un po’ i toni, ha aggiunto: “Se mamma Piera Maggio vuole delle scuse da noi, io le faccio” ma ha ribadito che il suo obbiettivo da giornalista è quello di “approfondire, dare notizie e documenti“.

Poi ha continuato: “Noi non abbiamo la presunzione di risolvere i casi. Certo, possiamo avere un ruolo di stimolo per le indagini, raccontando però tutto, proprio tutto. E questo lo possiamo fare senza farci dettare le scalette o i temi da nessuno, se non dalla cronaca. La priorità è quella dei fatti”.

Nuzzi ha poi anche detto: “Io ho in testa una parola che ripeto sempre a me stesso: rispetto. Rispetto delle vittime, dei loro parenti. Noi non inseguiamo il gossip, non inseguiamo i ’si dice’, ma il lavoro degli inquirenti, le testimonianze, i verbali, le relazioni di servizio, le sentenze, le motivazioni. Da quando conduco Quarto Grado ho un grande unico rammarico, quello di non essere stato presente quando è scomparsa la povera Denise, perché Quarto Grado non c’era. Se noi ci fossimo stati avremmo presidiato la giustizia e la verità”.

La reazione di Piera Maggio dopo le parole di Gianluigi Nuzzi

Venerdì 25 giugno, terminata la puntata di Quarto grado, Piera Maggio sui social ha scritto così: “Siamo stupidi? Andremo avanti… Nelle sedi opportune. #DenisePipitone #VeritàPerDenise #Rispetto?“.

E poi ha anche aggiunto: “Non ci saranno vinti né vincitori, solo poco buonsenso, tanta ipocrisia e cattiveria. Siamo dispiaciuti…ma andremo avanti”.

Piera Maggio aveva diffidato il programma “a non trattare più il caso di mia figlia, né a citare il mio nome o quello di mia figlia a causa delle continue, reiterate frasi offensive nei miei confronti” preannunciando l’intenzione “di querelare il programma e gli autori che consentono questo scempio delle vittime di un reato”.

Tutto questo perchè Carmelo Abbate, in qualche modo, aveva preso le difese di Jessica Pulizzi.

Ma Abbate, in puntata, dopo la presa di posizione di Piera Maggio, nonostante in qualche modo le abbia chiesto scusa, non ha poi cambiato di molto la sua posizione e ha detto: “Secondo me l’elemento forte in tutta questa storia è come sia possibile che questa bambina a mezzogiorno lasci la casa della zia e nessuno la veda più. La risposta non è l’omertà dei mazaresi perché i mazzaresi non sono omertosi. E’ la domanda su cui ruota tutto: perché nessuno la vede, come è possibile?“.

Poi Gianluigi Nuzzi ha mandato in onda alcune dichiarazioni rilasciate da Tony Pipitone, l’ex marito di Piera Maggio che ha detto: “Sono stato e sono il suo papà … ha dormito con me fino alla notte prima”. E poi: “Ho iniziato a girare per cercarla. Le piste all’inizio erano tante. Si cercava nei pozzi, nei campi rom, ma sicuramente c’è stata una cattiva organizzazione delle indagini”. Infine, ha detto: “Ognuno deve cercare per conto suo la verità per Denise, continuate con le vostre indagini. Fate il vostro lavoro con discrezione e tranquillità”.