Roma affitto negato perché ha una bimba piccola, lo sfogo di una giovane madre “Un inferno, cerco casa da un anno”

Giulia, una mamma romana, combatte contro la discriminazione nel mercato degli affitti, dove trova porte chiuse per via della sua bambina di 8 mesi.

Una ricerca disperata

Giulia, 36enne romana e mamma di una bambina di 8 mesi, affronta una sfida enorme nel trovare un appartamento in affitto a Roma. Estetista professionista, Giulia ha iniziato la sua ricerca quando era incinta, senza immaginare che avrebbe affrontato un rifiuto dopo l’altro.

La maggior parte delle agenzie immobiliari e degli annunci online escludono apertamente famiglie con bambini. Giulia si sente frustrata e discriminata in un contesto che invita alla maternità ma la penalizza nel momento del bisogno.

Nonostante il duro lavoro e la volontà di affrontare l’affitto con contratti regolari, la sua maternità è diventata un ostacolo insormontabile.

Una lotta contro pregiudizi

La battaglia di Giulia si estende attraverso diverse zone di Roma, da Via Crisafulli al Casaletto, da Tiburtina a Battistini. Ovunque incontra lo stesso ostacolo: annunci che categoricamente rifiutano bambini e animali.

Alcune agenzie, sapendo che Giulia è madre, hanno persino restituito la caparra. La discriminazione è evidente ma velata, mai dichiarata apertamente ma chiaramente espressa attraverso le azioni.

Questa situazione crea un ambiente in cui l’essere genitori sembra una colpa, un ostacolo per accedere a un diritto fondamentale come l’abitazione.

Il dilemma di una madre

Questo “diritto negato” ha un impatto profondo sulla vita di Giulia. Sebbene possa contare sull’aiuto dei suoi genitori, questa non è una soluzione a lungo termine. La ricerca di un appartamento le toglie tempo prezioso dal lavoro, aggravando ulteriormente la sua situazione.

Giulia, disillusa e sconfortata, si trova persino a negare l’esistenza della sua bambina pur di avere una speranza di trovare un alloggio.