Alessandro Borghese non usa mezzi termini: “Se al mio ristorante, si siedono in quattro e ordinano una cacio e pepe e una bottiglia d’acqua, ci vado a parlare io”

Alessandro Borghese offre un’analisi sincera sul panorama della ristorazione italiana e sulle differenze con l’estero, rivelando la mancanza di una cultura di fidelizzazione del cliente in Italia.

Alessandro Borghese, noto chef e volto televisivo del programma “4 Ristoranti“, si è aperto in un’intervista con La Stampa, fornendo una critica franca e diretta sul settore della ristorazione in Italia. “In Italia non abbiamo il senso della fidelizzazione; tendiamo a massimizzare il guadagno dal cliente all’arrivo, e se poi non torna, sembra non importare a nessuno”, ha dichiarato Borghese. Queste parole riflettono un panorama della ristorazione che privilegia il profitto immediato a scapito della costruzione di un rapporto a lungo termine con il cliente. Borghese ha messo in luce come, a differenza dell’Italia, all’estero gli chef italiani si dimostrino più coesi e disposti a supportarsi a vicenda. “All’estero l’italiano è patriota”, ha sottolineato, evidenziando una solidarietà che manca nel contesto nazionale.

Il confronto con l’estero e la mancanza di una visione condivisa

Proseguendo nella sua analisi, Borghese ha confrontato la situazione italiana con quella di altri Paesi. Ha evidenziato come in Francia, ad esempio, esista una maggiore capacità di tutela e valorizzazione della propria cucina. Ha citato inoltre l’assenza di chef italiani che abbiano creato catene di ristoranti rinomate a livello globale, a differenza di figure come Gordon Ramsey o Jamie Oliver. “Guardate i francesi come si sanno tutelare bene, noi non sappiamo fare squadra”, ha commentato, esprimendo la necessità di un cambiamento di mentalità nel settore. Borghese ha anche criticato alcune pratiche eccessive nei confronti dei clienti, come ad esempio addebitare costi aggiuntivi per servizi base: ” Se ti porto un piattino in più perché devi dividere la pasta con tua mamma, con il bambino, non posso fartelo pagare. Certo che, se al mio ristorante, si siedono in quattro e ordinano una cacio e pepe e una bottiglia d’acqua, ci vado a parlare io. C’è un limite. Ora anche io ho deciso di virare sui menù degustazione”.

“4 ristoranti” e il futuro della ristorazione

Nel contesto dell’intervista, Borghese ha anche anticipato la nuova stagione del suo show “4 Ristoranti”, che partirà il 17 dicembre. Il programma, che si sviluppa tra diverse località italiane ed estere, è una vetrina che mostra l’eccellenza e la varietà della cucina italiana. Questa piattaforma offre a Borghese l’opportunità di esplorare e mettere in luce diversi aspetti del mondo culinario, promuovendo un approccio più inclusivo. “Spero che chi mi ha ‘trovato’ continui a cercarmi”, ha concluso, lasciando intendere il suo desiderio di vedere una maggiore coesione e collaborazione nel settore della ristorazione in Italia, per una cultura gastronomica che sia sostenibile e orientata al futuro.