Bari, Ospedale pediatrico Giovanni XXIII, parente di una bimba sfonda una porta e aggredisce infermiere che sviene e collassa a terra

Un infermiere è stato aggredito verbalmente da un familiare di una paziente al Giovanni XXIII di Bari, causando shock e indignazione.

Aggressione in ospedale: un caso di violenza inaspettata

Questa mattina, l’Ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari è stato teatro di un incidente sconcertante. Durante il processo di triage, un infermiere è stato vittima di un’aggressione verbale da parte di un familiare di una paziente, presumibilmente la nonna della bambina.

La situazione è precipitata quando la donna ha sfondato la porta, scatenando un confronto acceso. I ripetuti insulti e le minacce hanno portato l’infermiere a collassare a terra, in un momento di tensione palpabile.

La risposta immediata e le conseguenze

L’intervento tempestivo dei carabinieri ha impedito ulteriori escalation. Fortunatamente, l’infermiere non ha subito traumi fisici, ma è stato costretto a tornare a casa in uno stato di shock evidente.

Questo episodio ha sollevato preoccupazioni significative riguardo la sicurezza del personale ospedaliero, spesso esposto a situazioni di forte stress e, in questo caso, a comportamenti aggressivi.

Condanna e azioni future

Nessun atto di violenza è giustificabile. Noi non possiamo tollerare che i nostri professionisti che si dedicano all’assistenza dei bambini e dei più fragili, siano oggetto di minacce o, peggio, di violenze.

” Queste le parole di condanna espresse dal direttore generale dell’Azienda Policlinico di Bari Giovanni Migliore. La decisione dell’azienda sanitaria di denunciare direttamente l’aggressore sottolinea una presa di posizione forte contro la violenza, con l’intento di proteggere il personale e garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso.