Alberto Matano, la mamma parla del coming out del figlio: “Non me lo aspettavo proprio”

Marisa Fagà, madre di Alberto Matano, condivide i suoi sentimenti sul coming out del figlio e l’amore per il genero Riccardo.

Alberto Matano, noto giornalista e conduttore de “La vita in diretta”, ha un rapporto stretto e sincero con sua madre, Marisa Fagà. In un’intervista rilasciata al settimanale Gente, madre e figlio hanno parlato del loro legame e dell’educazione che Marisa ha impartito ad Alberto. Secondo Matano, sua madre è sempre stata una donna libera e coerente, insegnando a lui e a suo padre l’importanza della lealtà e della libertà.

Marisa Fagà e il coming out di suo figlio

La signora Fagà ha ricordato come fu spiazzante e emotivamente forte apprendere del coming out di Alberto, nonostante le sue battaglie per i diritti e l’accettazione. Inizialmente sorpresa, poiché Alberto aveva avuto una relazione significativa con una ragazza, Marisa ha poi accettato e compreso la situazione, mettendo sempre l’amore al primo posto. Ha espresso disappunto per le narrazioni eccessive sulla vita privata di suo figlio, ma ha manifestato un grande affetto per Riccardo, il marito di Alberto, considerandolo una parte preziosa della loro famiglia. Queste le sue parole: “Effettivamente, non mi ero mai accorta di nulla. Alberto aveva avuto una storia importante con una ragazza a cui mi ero affezionata, non ci pensavo proprio. Lì per lì è stato assai spiazzante ed emotivamente forte, ma l’amore prevale sempre. Insomma, dico la verità: non ne ho sofferto. C’è stato un momento di grande commozione reciproca e poi mi sono detta: “Marisa, ma scherzi? Hai fatto le battaglie per i diritti tutta la vita!”. Non amo, però, certe narrazioni, il frastuono sulle scelte private di Alberto: questo devo dirlo! Ma amo Riccardo, è un ragazzo adorabile ed è un pezzo della nostra bellissima famiglia di cui vado fiera”.

Educazione alla tolleranza e inclusività

Alberto Matano ha ricordato anche come sua madre lo abbia sostenuto durante gli episodi di bullismo a scuola, insegnandogli a compatire chi lo insultava per la loro mancanza di cultura e accoglienza. Questo approccio inclusivo e tollerante ha segnato profondamente l’infanzia e l’adolescenza di Alberto, influenzando la sua crescita personale e professionale.