De Laurentiis definisce il Bari la seconda squadra del suo Napoli scatenando l’ira dei tifosi biancorossi, il Sindaco Decaro “Chieda scusa!”

Aurelio De Laurentiis provoca reazioni tra i tifosi del Bari definendo la squadra come un vivaio per il Napoli, scatenando una bufera di polemiche e indignazione.

De Laurentiis accende le polemiche: Bari come “Seconda Squadra” del Napoli

«Molti ci hanno accusato di non aver investito sui giovani e non aver fatto il vivaio. Però avere una seconda squadra, portarla dal fallimento alle porte della Serie A e tirar fuori i vari Cheddira o Folorunsho che sono di proprietà del Napoli…».

Queste parole di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli e della Filmauro, hanno acceso una bufera a Bari. I

 tifosi del Bari hanno reagito con forte indignazione alle dichiarazioni di De Laurentiis, ritenute offensive per la storia e l’identità del club pugliese.

L’indignazione dei tifosi e la risposta del Sindaco

I tifosi del Bari rispondono con veemenza alle parole di De Laurentiis. Un tifoso esprime chiaramente il sentimento generale: «Noi non siamo la seconda squadra di nessuno – men che meno siamo la primavera del Napoli. De Laurentiis deve rimanere qua se intende portarci in A, altrimenti se ne vada. Bari ha 30 anni di Serie A alle spalle, non ha il blasone di Napoli ma ha una sua storia importante che non può essere offesa così”.

Anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, si unisce al coro di critiche, richiedendo rispetto per la passione e l’identità della squadra e della città.

“Tra i doveri di chi detiene il titolo sportivo non c’è solo quello di mantenere in ordine i conti. C’è quello, forse più importante, di rappresentare i colori di una intera città, di portare rispetto a chi ogni settimana paga il biglietto, sostiene lunghi viaggi per le trasferte o anche semplicemente soffre e gioisce davanti alla tv. Per questo trovo le parole di Aurelio De Laurentiis, che definisce il Bari come una seconda squadra del Napoli, offensive nei confronti dell’intera comunità di tifosi baresi. Con tutto il dovuto rispetto per il Napoli, non siamo la seconda squadra di nessuno.

Abbiamo una storia e una dignità che non possono essere vilipese in questo modo. Da primo cittadino e da tifoso, chiedo ad Aurelio De Laurentiis di scusarsi al più presto con tutti i baresi per questa uscita a dir poco infelice, che ferisce la nostra passione e la nostra identità”.

Prospettive future e tensioni in attesa della soluzione

Nonostante le dichiarazioni di De Laurentiis sulla vendita del Bari in caso di promozione in Serie A, i tifosi temono che la squadra sia utilizzata solo come vivaio per il Napoli.

La tensione cresce a seguito di una stagione deludente, con l’esonero di due allenatori e un crescente disaffezionamento dei tifosi. Le parole di De Laurentiis non fanno altro che aggravare la situazione, mettendo in dubbio il futuro e l’indipendenza della squadra pugliese.