Fedez difende a spada tratta Chiara Ferragni truccata da pagliaccio nella copertina de L’Espresso, il contrattacco del rapper

Dopo un articolo controverso su Chiara Ferragni, Fedez risponde con provocazioni e annunci di azioni legali contro la testata L’Espresso, coinvolgendo anche il proprietario del magazine in una nuova polemica

Una difesa a tutto campo

La polemica tra Chiara Ferragni e la testata giornalistica L’Espresso ha preso una nuova piega con l’intervento di Fedez. Il rapper, per la prima volta da quando è stata annunciata la separazione con la moglie, ha preso posizione pubblicamente, difendendo Chiara Ferragni con fermezza. La decisione di rispondere è scaturita dalla pubblicazione di un’immagine della Ferragni truccata come il Joker, che ha scatenato un’ondata di critiche nei confronti della rivista.

Contromosse e azioni legali

L’articolo incriminato ha portato Chiara Ferragni a considerare seriamente la via legale, con l’annuncio di possibili azioni per il risarcimento dei danni patrimoniali e non. Fedez non si è limitato a supportare questa decisione ma ha lanciato una provocazione diretta, creando un fotomontaggio che ritrae Donato Ammaturo, presidente di Ludoil e proprietario de L’Espresso, in veste di pagliaccio. Con questa mossa, il rapper ha sollevato interrogativi sull’integrità del proprietario del magazine, accompagnando la provocazione con la canzone “Pieno di stronzi”.

Un conflitto aperto e profondo

Il dibattito mediatico intorno a questo episodio non si limita alla questione dell’immagine controversa di Chiara Ferragni. Fedez ha approfondito le critiche, evidenziando presunti collegamenti e affari illeciti legati al proprietario de L’Espresso. Queste le sue parole: “A quando una bella inchiesta sul vostro proprietario petroliere? Aspetto con ansia”. La reazione del rapper segna un momento significativo nella sua difesa pubblica della moglie, mostrando una solidarietà che trascende i problemi personali e si estende alla lotta contro le accuse ritenute ingiuste e diffamatorie. Questo episodio sottolinea non solo la tensione tra personaggi pubblici e stampa ma anche la crescente propensione a risolvere le controversie in arena pubblica, utilizzando i social media come veicoli di risposta diretta e contrattacco.