Il prete di Rivisondoli si è dato alla fuga ed è diventato irreperibile dopo essere stato trovato positivo alla cocaina

Il parroco di Rivisondoli, coinvolto in un incidente e risultato positivo al test della cocaina, diventa irreperibile. La diocesi esprime vicinanza e attenzione.

Un incidente notturno e le conseguenze

Il parroco di Rivisondoli, provincia de L’Aquila, si trova al centro di una vicenda controversa dopo essere stato coinvolto in un incidente stradale la notte di domenica 10 marzo. Trasportato all’ospedale di Sulmona per le cure, il sacerdote è risultato positivo al test della cocaina, con valori molto al di sopra del limite consentito. L’auto, una Toyota noleggiata da una società di Trento, è stata distrutta nello scontro. La polizia stradale, intervenuta sul posto, ha proceduto con il ritiro della patente e la denuncia alla Procura di Sulmona per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

La reazione della diocesi

La diocesi di Sulmona Valva, guidata dal vescovo Michele Fusco, ha preso atto dell’accaduto con preoccupazione e imbarazzo. In una nota ufficiale, esprime vicinanza al parroco e alla comunità parrocchiale di Rivisondoli, assicurando che seguirà attentamente la situazione. Il collegio dei consultori è stato riunito per decidere i passi da seguire in risposta all’incidente.

L’indagine e la fuga

Dopo l’incidente, il prete appare ora irreperibile. Le sue dichiarazioni precedenti al quotidiano locale Il Centro evidenziano il suo disagio per la situazione: “Molte volte mi sono sentito solo e poco ascoltato. Non posso accettare che la mia immagine venga infangata per un semplice incidente”. La sua attuale irreperibilità e il domicilio lasciato, una casella postale a Pescocostanzo, aggiungono mistero alla vicenda. Il parroco aveva già avuto un incidente nel 2022, da cui era fuggito per motivi di doveri ecclesiastici, venendo indagato per fuga da incidente.

La parrocchia di Rivisondoli, nota per la storica rappresentazione del ‘Presepe vivente’, si trova ora in una situazione delicata, mentre la comunità e la diocesi cercano di fare i conti con l’accaduto.