Sospeso il prete positivo alla cocaina dopo l’incidente, lui si difende “Vivo di carità, ingerita per errore”


In seguito a un incidente e un test positivo alla cocaina, un prete viene sospeso dal vescovo di Sulmona-Valva come misura precauzionale.

La sospensione di don Daniel

Dopo un incidente stradale avvenuto in provincia dell’Aquila, emerge che don Daniel Cardenas è risultato positivo a un test per la cocaina. Il vescovo di Sulmona-Valva ha prontamente reagito annunciando la sospensione del prete, come misura precauzionale in attesa di ulteriori accertamenti. “Per tutelare la buona fama di don Daniel Arturo Cardenas, per verificare la fondatezza delle informazioni pubblicate sulla stampa e per il bene della Comunità parrocchiale di Rivisondoli e della Chiesa Diocesana, don Daniel è sospeso temporaneamente dal servizio del ministero sacerdotale dal 16 marzo 2024″, si legge nel comunicato della diocesi di Sulmona.

Le difese e le reazioni

Nonostante la sospensione, don Daniel, tornato nel suo paese di Rivisondoli, si difende dalle accuse attraverso il suo legale, Gerardo Marrocco, affermando di non aver mai assunto volontariamente la sostanza. “Il mio assistito ha rappresentato di non aver mai assunto volontariamente sostanze stupefacenti. Se poi per errore l’ha ingerita è un’altra questione. Lo difenderò a spada tratta”, sostiene l’avvocato, rifiutando l’idea di un processo popolare e sottolineando la lucidità del prete dopo l’incidente.

Impatto sulla comunità e riflessioni del prete

La comunità di Rivisondoli appare divisa sul giudizio del sacerdote, con alcuni fedeli che chiedono scuse e il sindaco che sollecita la presenza di una nuova guida spirituale. Don Daniel si esprime sulle sue difficoltà attuali: “Attualmente vivo di carità, vivo il mio ministero gratuitamente perché, senza informarmi, il vescovo dal mese di dicembre mi ha tolto dall’istituto di sostentamento del clero”. Condivide anche il suo sentimento di solitudine e il desiderio che la sua immagine non venga danneggiata per un incidente che considera minore.