Giovanni Allevi, il racconto straziante: “Con me in ospedale c’era una bambina di 7 anni … Dio, perché permetti queste cose?”

Nel suo viaggio contro la malattia, Giovanni Allevi trova nelle piccole gioie quotidiane la forza per andare avanti.

Il confronto con la propria fragilità

La vita di Giovanni Allevi, celebre compositore e pianista, ha subito una svolta drastica all’improvviso. Quello che una volta era un’esistenza scandita da successi professionali, concerti e interazioni con i fan, si è trasformato in una dura lotta per la salute. Colpito da una grave malattia, Allevi si è trovato a dover affrontare non solo i limiti del proprio corpo ma anche quelli della propria mente. “Quando è arrivata una brutta malattia tutto è cambiato,” ha raccontato agli studenti durante lo spettacolo gratuito Happiness On Tour, sottolineando come la malattia abbia modificato radicalmente la sua percezione della vita e del tempo.

La lezione appresa in ospedale

Uno dei momenti più toccanti e trasformativi per Allevi è stato l’incontro con una bambina di soli 7 anni in ospedale, che, nonostante la giovane età, stava già affrontando il peso di una grave malattia. La sua lotta, insieme al dolore e alla paura che trasparivano dai suoi occhi, hanno portato Allevi a interrogarsi sul significato della sofferenza e sulla presenza del divino in questi momenti di profonda disperazione. “Dio, perché permetti queste cose?” si è chiesto, sottolineando come la sofferenza innocente di una bambina sollevi questioni esistenziali e teologiche profonde.

La riscoperta della gioia di vivere

 Nonostante il periodo buio, è stato un piccolo ma significativo miglioramento nella sua condizione di salute a ridare speranza ad Allevi: la scoperta di avere “tredici globuli bianchi” ha rappresentato per lui un barlume di luce nel tunnel della malattia. Questo momento, apparentemente minore per chiunque altro, ha avuto un impatto profondo su Allevi, ricordandogli il vero valore della vita, ben oltre i successi materiali o la popolarità. “Perché ero semplicemente vivo,” ha esclamato, sottolineando come la gratitudine per il dono della vita superi ogni altra conquista.