Bari, il sindaco Antonio De Caro contro la mafia: “Non ho mai avuto paura dei clan … posso anche rinunciare alla scorta”

Antonio Decaro affronta le sfide della mafia a Bari con coraggio e riceve ampio sostegno, mentre la città si prepara a lottare contro le infiltrazioni criminali.

La presa di posizione di un sindaco coraggioso

 La città di Bari si trova di fronte a un bivio critico nella lotta contro la mafia, catalizzata dalla ferma dichiarazione del suo sindaco, Antonio Decaro. “Se c’è anche un solo sospetto di infiltrazione della criminalità nel comune di Bari, io rinuncio alla scorta,” ha affermato Decaro, evidenziando un atto di trasparenza e di sfida verso le forze oscure che tentano di infiltrarsi nelle strutture civiche.

Una città unita contro l’illegalità

La risposta della comunità barese alle parole del sindaco Decaro è stata un’immediata ondata di sostegno. La partecipazione civica e il coro di approvazione che hanno seguito le sue dichiarazioni dimostrano l’esistenza di un tessuto sociale che, nonostante le avversità, resta saldo nella sua resistenza contro la malavita. La presenza di cittadini alla conferenza stampa, uniti nel loro applauso, non è solo un gesto di solidarietà ma un segnale chiaro che la lotta alla mafia è un obiettivo comune, sentito profondamente da tutta la comunità. Questa unità rappresenta una risorsa inestimabile nella battaglia per la legalità e l’integrità delle istituzioni locali.

Le parole di De Caro

“Ho servito 10 anni con onore questa città, l’ho fatto senza paura, l’ho fatto con disciplina e onore, come ho giurato quel giorno sulla Costituzione italiana. Non ho mai piegato la testa, non mi sono mai girato dall’altro lato, non l’ho fatto mai. Sono sempre stato rispettoso delle istituzioni, da sindaco, da presidente dell’Anci non ho mai mancato di rispetto a un ministro, a un sindaco, a un cittadino… ho ascoltato tutti, anche quelli che mi maltrattano”.

“Hanno fatto male i conti perché tutto quello che state facendo alla città vi si ritorcerà contro, i baresi non perdonano chi li tradisce. Non mi hanno fatto paura i boss dei clan di questa città”.

“Non ho avuto paura dei Sedicina, non ho avuto paura dei Diomede, non ho avuto paura dei Parisi, non ho avuto paura dei Capriati, figuriamoci se devo avere paura di voi, dei parlamentari… io non ho paura!”