Visite mediche primato nel 2014 via web sono state 100 milioni

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La tecnologia sta facendo passi da gigante anche nella medicina.

I medici che hanno partecipato “all’European Telemedicine Conference”, che si è tenuto il 7 e l’8 ottobre a Roma,  hanno riscontrato che in dieci mesi del 2014 sono state più di 100 milioni i controlli effettuati sui pazienti telematicamente grazie all’uso di internet.

Numeri che con il passare del tempo tenderanno sempre più ad aumentare anche perché un paziente, pur di evitare le lunghissime attese in uno studio professionale, utilizza il computer  per comunicare con il proprio medico di famiglia.

Sono molti i pazienti che negli Stati Uniti d’America ed ora anche alcune nazioni europee come Francia, Danimarca e Gran Bretagna inviano una foto con un problema riscontrato in qualsiasi parte del corpo o scansionando i risultati dei test medici come analisi del sangue o referti al proprio medico curante per stilare la diagnosi.

Le 100 milioni di visite svolte via web nel 2014 possono sembrare un grandissimo risultato ma secondo il professor Daniel Martich è una cifra ancora bassa se si calcola che solo negli Stati Uniti d’America si effettuano all’anno 600 milioni di visite.


Anche in Italia i pazienti utilizzano sempre più il computer per comunicare con il proprio medico di famiglia.

Nel nostro paese inoltre ci sono dei pazienti con patologie molto complesse  che svolgono le visite mediche dal proprio domicilio tramite l’uso del computer.

Il dottor Alberto Tozzi del Bambino Gesù di Roma ha asserito che da tempo:  “Assistiamo bimbi con sindrome di Williams, un ritardo dello sviluppo. Esistono delle linee guida che prevedono l’intervento di diversi specialisti e lo facciamo attraverso internet, con una smart tv. Il medico controlla i dati sulla crescita, sulla pressione e le analisi del sangue”.

Anche L’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione effettua le visite dei pazienti che hanno subito un trapianto del fegato via web.

A renderlo noto è il dottor Giovanni Vizzini dell’Ismett che spiega che i primi tre mesi post trapianto sono importantissimi.

I medici della clinica palermitana seguono il paziente costantemente con continuo monitoraggio della sua salute.

Un notevole passo in avanti verso  un nuovo tipo di medicina che consente al paziente di comunicare molto più velocemente senza tempi di attesa con il medico di fiducia.