Paola Gassman, deceduta all’età di 78 anni dopo una lunga malattia. La notizia è stata confermata dal suo compagno di vita, Ugo Pagliai.

Una vita dedicata alle scene

Nata il 29 giugno 1945, Paola Gassman ha incarnato la quintessenza dell’attrice teatrale, con un’eredità culturale di enorme prestigio. Figlia del leggendario Vittorio Gassman e di Nora Ricci, Paola ha cresciuto la sua arte nel caldo ambiente familiare, arricchito dalla presenza di attori del calibro di Renzo Ricci e Margherita Bagni. “Era una gran signora, colta ed elegante,” ha condiviso chi la conosceva, riflettendo sul suo lascito di madre di due figli, Simona e Tommaso, e sul suo ruolo di pilastro nella dinastia Gassman, piena di talento e passione per il palcoscenico.

Un’eredità di passione e talento

Il contributo di Paola Gassman al teatro italiano è stato tanto vasto quanto variegato. Dalle sue prime apparizioni con Luca Ronconi fino alla fondazione della compagnia Gassman-Pagliai insieme a Ugo Pagliai, la sua carriera è stata segnata da interpretazioni memorabili. “Aveva recitato con grandi registi come Squarzina, Castri, Bolognini,” ricordano i critici, sottolineando il suo talento nell’interpretare opere di Pirandello, Shakespeare, e molti altri. Paola non solo ha lasciato un’impronta indelebile attraverso i suoi ruoli, ma ha anche contribuito alla diffusione della poesia e alla scrittura, con la pubblicazione dell’autobiografia “Una grande famiglia dietro le spalle” nel 2007.

Un addio senza fine

Mentre il sipario si chiude sulla vita di Paola Gassman, il suo ricordo continua a vivere nelle parole di Ugo Pagliai e nella memoria collettiva di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e ammirarla. La sua vita è stata una narrazione vibrante di arte, passione e dedizione al teatro, un’eredità che continua a ispirare generazioni di attori e appassionati. Con un profondo rispetto e affetto, il mondo del teatro le dice addio, ma il suo spirito continuerà a illuminare le scene italiane.