Mara Maionchi, il marito Alberto Salerno diretto: “Quando cantano Madame e Mahmood non si capisce ciò che dicono”

Alberto Salerno, storico paroliere e personaggio di spicco nel panorama musicale italiano, ha recentemente condiviso le sue opinioni riguardo alla musica contemporanea e alla chiarezza dei testi in un’intervista rilasciata a “Libero Quotidiano”.

Generazioni a confronto nei testi musicali

Nell’ambito dell’intervista, Salerno ha espresso apprezzamento per artisti come Madame e Mahmood, pur evidenziando alcune perplessità: “Partiamo dal presupposto che a me Mahmood e Madame piacciono – afferma – Madame mi fa proprio impazzire.” Tuttavia, ha sottolineato come “hanno testi molto ermetici” e ha aggiunto che “il testo di una canzone non dovrebbe essere spiegato”. Questa considerazione pone in evidenza il divario generazionale tra le canzoni “come le scrivevamo noi boomer” e le “nuove canzoni che sono, secondo me, un pochino complicate da comprendere”.

La pronuncia nel canto: il caso di Anna Oxa

Riguardo alla pronuncia nelle canzoni, Salerno non ha esitato a menzionare anche Anna Oxa, nota per una dizione a volte difficile da comprendere: “È vero,” ha ammesso Salerno, “Però ad Anna è capitato soprattutto nel disco che ha fatto con me nel quale c’era oggettivamente un problema di intelligibilità.” Nonostante ciò, ha tenuto a precisare che “Anna va amata al di là di tutto. È un artista che adoro”.

Il ruolo del paroliere nella musica

Infine, l’intervista si è spostata sul ruolo del paroliere nella creazione musicale, tema su cui Salerno ha espresso una certa insoddisfazione per la terminologia comunemente usata: “Non mi piace. Anzi quando la sento mi chiedo perché i musicisti non li chiamano musichieri?” Questo commento riflette la sua visione degli autori di testi come “autori” a pieno titolo, equiparabili ai musicisti, secondo la definizione della Siae.