Tiziano Ferro non si ferma più contro Mara Maionchi e pubblicail suo ultimatum: “”O dimagrisci e ti fingi etero o niente contratto”

Nel cuore del dibattito sulla carriera di Tiziano Ferro, emergono dettagli sulla sua relazione professionale con Mara Maionchi, che risalgono ai primordi della sua carriera musicale. Recenti dichiarazioni hanno riacceso la discussione su come l’immagine pubblica dell’artista sia stata modellata agli esordi.

Le imposizioni iniziali e la loro conseguenza

Tiziano Ferro, all’alba del 2001, si trovava di fronte a una scelta decisiva imposta da Mara Maionchi e Alberto Salerno: perdere peso e nascondere il suo orientamento sessuale in cambio di un contratto discografico. Queste condizioni erano motivate dalla necessità di conformarsi all’immagine di un “teen idol” ideale per l’epoca, che non contemplava figure pubbliche dichiaratamente omosessuali o fuori dagli standard estetici dominanti. “O dimagrisci e ti fingi etero o niente contratto”, fu il duro ultimatum.

La reazione di Ferro e l’impatto sulla sua identità

Nonostante le restrizioni, Ferro accettò le condizioni e il suo primo album “Rosso Relativo” si rivelò un enorme successo. Tuttavia, la costrizione a presentarsi diversamente da come realmente era ha pesato notevolmente sulla sua autenticità e sul suo benessere psicologico. “Amatissimo da milioni di persone per tutto quello che non era: magro ed eterosessuale”, questo il ritratto di un artista costretto in una “gabbia dorata” dalla quale avrebbe voluto liberarsi. Si narra che Ferro pianificò persino una dichiarazione pubblica del suo orientamento sessuale tramite una intervista televisiva, che però fu ostacolata per proteggere gli interessi commerciali legati alla sua immagine.

Il contributo di Maionchi

Secondo Grazia Sambruna, che ha recentemente toccato l’argomento in un articolo su MowMag, il successo di Ferro sarebbe stato inevitabile anche senza l’intervento di Maionchi, considerando il potenziale evidente del suo album d’esordio. L’analisi suggerisce che il contributo di Maionchi al successo di Ferro potrebbe essere stato sovrastimato, ipotizzando che altri manager avrebbero potuto scoprire e valorizzare il talento dell’artista senza imporgli simili restrizioni.

In risposta a questi argomenti, Ferro ha condiviso l’articolo di Sambruna sui suoi canali social con un commento che lascia trasparire un senso di liberazione: “MIC. DROP EPOCALE”, segno di una presa di posizione chiara rispetto al suo passato e a come è stato gestito il suo ingresso nel mondo della musica.