Fedez esulta, in Tribunale vince contro il Codacons: “Che si occupassero di cose più utili”

Fedez si libera dalle accuse in aula, ottenendo un risultato favorevole nella disputa legale contro il Codacons. L’accusa di calunnia si conclude con la richiesta della Procura di archiviare il caso.

La decisione della Procura

Il processo contro Fedez, celebre rapper italiano, ha preso una svolta positiva per l’artista. L’accusa mossa dalla Procura di Roma riguardava una presunta calunnia nei confronti del Codacons, un’associazione di tutela dei consumatori. Fedez, difendendosi in tribunale, ha espresso chiaramente il suo punto di vista riguardo un banner pubblicato dall’associazione nel 2020, che riteneva ingannevole. “È andata benissimo,” ha dichiarato Fedez al termine dell’udienza, riferendosi al fatto che questa era l’undicesima richiesta di proscioglimento per lui in situazioni simili. Il cantante ha aggiunto: “Il Codacons si metta il cuore in pace e si dedichi a cose più utili.”

Le parole di Fedez

Nel cuore del dibattito, Fedez ha mantenuto una calma olimpica, paragonando la tensione pre-udienza a quella che si prova prima di un esame scolastico. “È come prima delle interrogazioni a scuola. Non dico nulla sennò mi dimentico quello che devo dire. Adesso devo rimanere concentrato,” ha spiegato prima di entrare in aula. Durante l’interrogatorio, che è durato oltre un’ora, Fedez ha risposto con fermezza alle domande, sottolineando la sua percezione di inganno nel banner del Codacons e il suo dovere di cittadino di segnalarlo alle autorità.

La decisione del Tribunale

Dopo un dibattito acceso e un esame approfondito delle prove presentate, il pubblico ministero ha concluso che non vi erano fondamenti sufficienti per procedere contro Fedez.