Nemo vince all’Eurovision e Vannacci commenta: “Nauseante”

La vittoria di Nemo all’Eurovision 2024 scatena commenti controversi, tra cui quello del generale sospeso Roberto Vannacci.

Reazioni contrastanti alla vittoria di Nemo

Oggi, Domenica 12 maggio 2024, la vittoria di Nemo all’Eurovision Song Contest 2024 ha suscitato ampie discussioni. Mentre molti celebrano il trionfo dell’artista svizzero, primo vincitore non binario nella storia dell’Eurovision, il generale sospeso Roberto Vannacci, ora candidato con la Lega alle Europee, ha espresso un punto di vista nettamente differente.

Vannacci ha commentato su social media: «Il Mondo al Contrario è sempre più nauseante», riferendosi alla vittoria di Nemo. Questo commento ha immediatamente acceso un dibattito sull’accettazione e il riconoscimento delle identità di genere nella società contemporanea, riflettendo una frattura sempre più evidente tra diverse visioni del mondo.

Chi è Nemo?

Nemo Mettler, 24 anni, è l’artista che ha portato la Svizzera alla vittoria con un background eclettico e una carriera precoce nella musica. Ha iniziato a suonare il pianoforte, il violino e la batteria in giovane età e si è avvicinato al canto lirico a 9 anni. La sua passione per la musica lo ha portato a esplorare diversi generi, dal rap al pop, e a scrivere le sue canzoni.

Il successo di Nemo è iniziato nel 2016 con un rap in svizzero tedesco che è diventato virale sui social network. Nel 2018, ha consolidato la sua fama vincendo il premio come miglior artista svizzero agli Swiss Music Awards.

Cosa significa essere non binario?

Il termine “non binario” descrive persone che non si identificano esclusivamente con il genere maschile o femminile. Nemo, che usa i pronomi they/them (loro/essi in italiano), rappresenta una figura emblematica in questo senso, avendo condiviso come la consapevolezza della propria identità gli abbia dato una sensazione di libertà.

Oltre a Nemo, anche l’irlandese Bambie Thug ha partecipato all’Eurovision come persona non binaria, dimostrando come il contest sia diventato un palcoscenico per la diversità e l’inclusione.