Si rompe il femore, ricoverata in ospedale contrae un’infezione e muore, il Tribunale riconosce alla famiglia della donna 93enne 300.000,00 euro

L’incidente sanitario e la battaglia legale

A La Spezia, un caso di negligenza medica ha portato alla morte di una donna di 93 anni, con conseguente condanna dell’ospedale Sant’Andrea per la responsabilità in un drammatico episodio di infezioni nosocomiali. La vicenda ha avuto inizio quando l’anziana, dopo essere stata ricoverata per una frattura del femore a ottobre 2020, ha subito gravi complicazioni post-dimissioni, che hanno evidenziato una gestione sanitaria inadeguata.

Dopo essere stata dimessa, la donna ha sofferto di intense doloranze, che l’hanno costretta a tornare al pronto soccorso. Qui, è stata diagnosticata con sepsi derivante da infezioni delle vie urinarie e da infezione della ferita chirurgica ortopedica. Le analisi successive hanno confermato che queste infezioni erano di tipo nosocomiale, ovvero acquisite all’interno dell’ospedale, nonostante l’ASL 5 spezzina negasse ogni responsabilità.

Il processo e il verdetto

La famiglia della defunta, rappresentata dall’avvocato Jacopo Alberghi del foro di La Spezia, ha intrapreso un lungo percorso legale, culminato nel riconoscimento delle loro ragioni. Il Tribunale di La Spezia ha accolto l’analisi del consulente tecnico nominato dal difensore, che ha identificato inequivocabilmente tre distinte infezioni contratte dalla paziente ancora durante il ricovero ospedaliero.

Contrariamente alle affermazioni dell’azienda sanitaria, che attribuiva la causa del decesso a una infezione contratta fuori dall’ospedale, il collegio peritale ha confermato la piena responsabilità dell’ospedale Sant’Andrea. Questa decisione si basava su un dettagliato esame dei segni clinici presentati dalla paziente prima della sua dimissione.

Il risarcimento alla famiglia

In conclusione del processo, il Tribunale ha stabilito un risarcimento di 193.824 euro per la figlia e di 118.111 euro per il figlio della donna deceduta, oltre al pagamento delle spese di consulenza tecnica e delle spese processuali di soccombenza. Questa sentenza non solo ha messo in luce la gravità delle infezioni nosocomiali ma ha anche evidenziato la necessità di maggiore attenzione e cura nell’ambito delle procedure ospedaliere.