38enne pugliese dice alla fidanzata convivente di dover partire a Dubai per lavoro, invece era in viaggio di nozze

Tradimento e inganno: il caso di Stefano e Federica

Federica aveva pensato di aver incontrato l’uomo dei suoi sogni in Stefano, un 38enne di Lecce. La loro storia, iniziata nell’estate del 2016, aveva tutte le caratteristiche di una favola romantica fino a quando non è emersa la dura realtà: Stefano conduceva una doppia vita, mantenendo nascosto il suo matrimonio con un’altra donna.

Il loro rapporto era progredito al punto che, agli inizi del 2022, Stefano aveva proposto a Federica di convivere. Hanno iniziato a cercare una casa insieme a Lecce, ma i piani si sono fermati bruscamente a maggio. Stefano ha raccontato una serie di bugie per giustificare la sua assenza, incluso un racconto commovente sul padre che era entrato in coma e trasferito tra ospedali, impedendo a Federica di visitarlo con scuse improbabili.

La scoperta shock e il viaggio di nozze a Dubai

La svolta è avvenuta a novembre quando Stefano ha mentito su una commessa lavorativa a Dubai, descrivendola come una vacanza premio con la sua azienda. Federica, insospettita dalle incongruenze, ha deciso di investigare sui social media. Attraverso Instagram e Facebook, ha scoperto foto di Stefano a Dubai, ma non per lavoro: era in viaggio di nozze con la sua vera moglie, sposata il 21 novembre 2021.

Le immagini mostravano la coppia felice in diverse attività turistiche, tra cui una suggestiva escursione su un cammello nel deserto. Questa scoperta ha svelato l’inganno di Stefano, che aveva nascosto il suo matrimonio, continuando a fingere di essere single con Federica.

Denuncia e conseguenze legali

Sentendosi tradita e manipolata, Federica ha denunciato Stefano per sostituzione di persona, accusandolo di averle nascosto il suo vero stato civile per trarre vantaggio dalla loro relazione. Difeso dall’avvocato Paolo Marseglia, Stefano ha inizialmente negato tutto. Tuttavia, di fronte alle evidenze durante l’interrogatorio, ha ammesso le sue colpe.