La premier interviene all’assemblea dei quadri e delegati del sindacato. Focus su crisi demografica, intelligenza artificiale e collaborazione tra governo e parti sociali.
Parlando all’assemblea della Cisl, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha ribadito la necessità di ridefinire il rapporto tra impresa e lavoro, promuovendo una collaborazione costruttiva tra governo e parti sociali.
“Innovare il nostro modello economico e produttivo significa rifondare la dinamica tra impresa e lavoro, superando una volta per tutte quella tossica visione conflittuale che ancora qualcuno sostiene”, ha dichiarato Meloni, con un chiaro riferimento alle posizioni più critiche della Cgil di Maurizio Landini.
Secondo la premier, è necessario un nuovo patto tra datori di lavoro e dipendenti, basato sulla condivisione di responsabilità e successi per garantire un sistema più equilibrato e produttivo.
Meloni ha poi affrontato il problema dell’inverno demografico, sottolineando il suo impatto sul sistema sociale ed economico del Paese.
“Negli ultimi vent’anni l’Italia ha perso oltre 2,2 milioni di lavoratori under 35, mentre gli occupati over 50 sono raddoppiati”, ha evidenziato, avvertendo che “è un sistema che non possiamo sostenere a lungo”.
Per contrastare questa tendenza, il governo ha messo in campo misure per incentivare la natalità, tra cui:
Infine, la premier ha posto l’attenzione sugli effetti dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro, evidenziando la necessità di una strategia di adattamento per garantire che l’innovazione tecnologica non penalizzi i lavoratori, ma venga governata in modo da creare opportunità occupazionali.
L’intervento di Meloni ha confermato la volontà del governo di rafforzare il dialogo con i sindacati, mantenendo una linea pragmatica per affrontare le sfide del mondo del lavoro e della crescita economica.