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Udine, il preside “censore” cancella gli alunni che hanno messo i like a Salvini e Meloni: scoppia la polemica

Il dirigente scolastico Leonardo Primus, dell’Istituto Comprensivo Udine VI, finisce al centro delle critiche per un post in cui ammetteva di aver rimosso dai suoi contatti social ex alunni che avevano messo “mi piace” a Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Il post sui social e la polemica

Il post, datato 1 ottobre 2021, è riemerso nelle ultime ore, scatenando accese reazioni. Primus scriveva di aver scoperto che tra i suoi amici virtuali c’erano 70 persone che avevano messo mi piace a Salvini e 34 a Meloni, tra cui anche alcuni suoi ex studenti.

L’osservazione del preside non si è fermata a una semplice constatazione, ma ha assunto toni critici: “Forse avevano delle fragilità esistenziali irrisolte che io non avevo capito”, suggerendo che il loro orientamento politico potesse essere legato a difficoltà personali.

Il caso della “pulizia virtuale”

Primus ha poi ironizzato su chi segue leader di destra per “curiosità antropologica”, per vedere le strategie comunicative o per formarsi un’opinione più ampia. Tuttavia, ha sottolineato come, secondo lui, “per alcuni si tratti proprio di una chiara scelta di campo”, al punto da interagire con i post della premier con messaggi di sostegno.

Da qui, la sua decisione di rimuovere questi contatti dai suoi amici social:

“Provvedo a cancellarli, non se ne accorgeranno neppure. Mi domando solo per quale recondita ragione mi abbiano chiesto l’amicizia, visto che siamo, diciamo così, antropologicamente agli antipodi”.

Reazioni e dibattito sulla libertà di pensiero

Il post ha suscitato forti polemiche, con accuse di intolleranza e pregiudizio da parte di chi ritiene che un dirigente scolastico non dovrebbe discriminare studenti ed ex studenti in base alle loro idee politiche.

L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di tensione tra centrodestra e ambienti progressisti, dove si discute sempre più spesso del ruolo delle istituzioni educative nel dibattito politico e della libertà di espressione nel mondo accademico e scolastico.

Se da un lato Primus ha agito nella sfera privata, dall’altro il suo atteggiamento solleva interrogativi su quanto l’ideologia personale di un educatore possa influenzare il rapporto con gli studenti, anche al di fuori dell’ambiente scolastico.