La giovane, residente nella zona Mazzini-Savena, è uscita da casa senza cellulare e senza portare nulla con sé. Famiglia e amici in apprensione.
BOLOGNA – Da oltre 24 ore non si hanno più notizie di Alice, una ragazza di 23 anni residente nella zona Mazzini-Savena, a Bologna. Secondo quanto riferito dalla famiglia, la giovane avrebbe lasciato un biglietto in cui dava l’addio ai genitori, prima di allontanarsi dalla propria abitazione.
Alice vive con la madre e il padre e lavora presso la Coop di San Lazzaro. Il pomeriggio di ieri, intorno alle 15.30, i genitori sono usciti, ma al loro rientro non hanno trovato la figlia in casa. La giovane non avrebbe portato con sé il cellulare né effetti personali.
Alice è alta 1 metro e 68, ha occhi castani e capelli neri – anche se, secondo alcune segnalazioni recenti, avrebbe rasato i capelli a zero nelle ultime ore. Presenta un piercing sul labbro sinistro, un orecchino all’orecchio sinistro e un tatuaggio sull’avambraccio sinistro raffigurante il volto di un diavoletto.
A oggi, l’unica possibile segnalazione è arrivata da una donna che sostiene di averla vista in via del Dazio, zona San Ruffillo.
La scomparsa ha scosso anche il mondo sportivo locale. Alice, laureata in scienze motorie, è allenatrice delle under 13 della squadra di softball “Bluegirls” di Pianoro, i cui dirigenti e compagni si sono uniti agli appelli per ritrovarla.
«Qualunque cosa sia accaduta, qualunque sia il problema, noi siamo qui. Tutto si può risolvere. Ti prego, torna a casa. I tuoi genitori ti aspettano», hanno dichiarato mamma e papà della ragazza, che hanno chiesto aiuto anche alla redazione della trasmissione “Chi l’ha visto?” per la diffusione dell’identikit e l’attivazione della rete di ricerca.
La denuncia di scomparsa è stata formalizzata presso la Questura di Bologna. Le forze dell’ordine stanno battendo le aree indicate dalle segnalazioni e raccolgono informazioni da amici, colleghi e conoscenti. Chiunque avesse notizie o abbia visto qualcuno con le caratteristiche descritte può contattare il 112 o rivolgersi direttamente alle autorità locali.