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Luciana Littizzetto saluta Papa Francesco: “Sei solo cambiato di location, come un drone ora vedi tutto dall’alto”

Nel suo monologo a Che tempo che fa, la comica dedica una lettera toccante a Papa Francesco, scomparso il 21 aprile: “La tua voce ci manca già”.

L’omaggio di Littizzetto: “Ci hai conquistati con un buonasera e un buon pranzo”

Non c’è puntata di Che tempo che fa che non si chiuda con la consueta “letterina” di Luciana Littizzetto, e quella andata in onda domenica 4 maggio ha avuto un destinatario speciale: Papa Francesco, scomparso lo scorso 21 aprile in seguito a un ictus. Un messaggio emozionante e ironico al tempo stesso, rivolto a colui che la comica ha definito “Papa Frank”.

«Caro Papa Frank, uomo venuto da lontano che ci hai conquistato da subito con i tuoi buonasera e i tuoi buon pranzo. Come stai? Secondo me molto meglio delle ultime settimane», ha detto Littizzetto rivolgendosi direttamente al pontefice, come se fosse ancora tra noi. «Scusa se ti parlo come se fossi ancora qui, ma per me, sei, ancora qui», ha continuato, aggiungendo: «Diciamo che ti sei solo spostato di location. Adesso dall’alto, come un drone, puoi vedere tutte le magagne del mondo ancora meglio».

“Con le tue scarpe consumate hai camminato davvero. E ci hai lasciati soli”

Nel suo toccante ricordo, Luciana Littizzetto ha rievocato anche gli ultimi giorni di vita del pontefice argentino: «Te ne sei andato via di mattina presto, il lunedì dell’Angelo, con le tue vecchie scarpe consumate di chi ha camminato per davvero. E noi ci siamo sentiti improvvisamente soli. Disperatamente soli. Come se la nostra bussola avesse perso il Nord».

Il tributo ha proseguito sottolineando la forza e la determinazione di Papa Francesco: «Tu ci stavi a cuore per davvero e contavamo sulla tua tenacia, sulla tua forza di ripetere e ripetere le stesse cose senza mai perdere la speranza». Un pontefice che, secondo Littizzetto, “ha portato Dio in mezzo alla gente”, capace di parlare a tutti: «La tua gente è venuta a salutarti da tutto il mondo, potenti e invisibili insieme, quelli che contano e quelli che non contano niente».

L’ironia sul Conclave: “Conclave, Con Chiave. Ma speriamo in uno come te”

Non è mancata la consueta vena ironica della comica torinese, che ha fatto riferimento all’imminente Conclave paragonandolo a un reality show: «Caro Papa Frank, un format in cui la Chiesa e il Grande Fratello si uniscono: tanti concorrenti diversi chiusi dentro la casa, Conclave, Con Chiave, che dovranno sfoderare tutte le strategie possibili per vincere, sotto l’occhio attento dell’Onnipotente».

Il messaggio si è chiuso con un auspicio per il futuro della Chiesa: «Non sappiamo chi verrà dopo di te. Speriamo uno che sia capace di guidare la Chiesa, ma non da monarca. Uno come te che predicavi il Vangelo senza sbatterlo in faccia come una padellata. Che parlavi ai migranti, ai gay, alle mamme single, ai malati, ai poveri, agli ultimi, a quelli che la Chiesa troppe volte ha tenuto fuori dal portone».