Fausto Bertinotti contro Elly Schlein: “La sinistra non esiste più”
L’ex presidente della Camera critica Pd e M5S, denuncia l’avanzata dell’estrema destra e lancia l’allarme: “Si respira un’aria da anni Trenta”.
“La sinistra non esiste più”: Bertinotti lancia l’allarme
Fausto Bertinotti torna a far sentire la sua voce e lo fa con toni durissimi, parlando di una sinistra smarrita, afona, priva di visione e coraggio. In un’intervista rilasciata a Il Foglio, l’ex presidente della Camera ed ex leader di Rifondazione Comunista ha attaccato duramente il panorama politico italiano, mettendo in evidenza la totale assenza di protagonismo da parte delle forze progressiste.
«C’è qualche tentativo, generoso e importante, come i referendum e le tesi sul salario minimo, o alcune lotte contrattuali come quelle dei metalmeccanici. Ma questo purtroppo non può supplire all’assenza di protagonismo da parte della sinistra, che non esiste e non si vede all’orizzonte», ha dichiarato Bertinotti.
“Pd e M5S? Nessuna speranza di rinascita”
Uno sguardo impietoso viene rivolto anche ai principali partiti di opposizione, in particolare al Partito Democratico e al Movimento 5 Stelle. Per Bertinotti, in assenza di un’autentica forza capace di rompere gli schemi, non ci sarà alcuna possibilità di rinascita.
«Nel quadro attuale, e con le forze politiche esistenti, non credo ci possa essere alcuna possibilità di rinascita per un protagonismo della sinistra italiana», ha detto. Il problema, secondo lui, sta anche in un eccesso di politicismo sterile: «Basta guardare l’affannoso discorso sulle alleanze, tutto questo politicismo è una delle ragioni principali della crisi».
“Avanza l’estrema destra, mentre la sinistra si adatta”
Ma le riflessioni di Bertinotti vanno oltre i confini italiani. A preoccupare è l’intero scenario europeo, dove si registra – secondo lui – una corsa inarrestabile della destra radicale. «In Europa corrono i cavalli che si addobbano dei manti dell’estrema destra, seppur in vesti diverse, perché Afd è diversa da Marine Le Pen», ha osservato.
E mette in guardia anche su alcuni protagonisti extra-politici: «Una tendenza che ha tra i suoi padri Elon Musk, che l’ha perorata esplicitamente venendo in Europa a proporre una sorta di internazionale nera».
“Serve politica, non si può affidare tutto al mercato”
Nell’intervista, Bertinotti contesta anche l’idea che sia il mercato a contrastare il populismo autoritario. «L’accoppiata mercato-cultura liberale è stata già sconfitta dal trumpismo», afferma, criticando la teoria di economisti come Nouriel Roubini, secondo cui l’unico vero antagonista del trumpismo sarebbe proprio il sistema economico.
Per Bertinotti, invece, la risposta deve tornare a essere politica: serve una sinistra capace di pensiero, di conflitto e di visione. Un pensiero oggi assente, e una voce – la sua – che torna a ricordarlo con forza.