Scontro tra Conte e Schlein, il campo largo scricchiola: “Anche nel Pd hanno dubbi sulla leadership di Elly”
Crescono le tensioni tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico: il leader pentastellato gela la Schlein e mette in dubbio la sua leadership.
Campo largo a rischio, Conte lancia frecciate a Schlein
Il progetto del cosiddetto “campo largo” scricchiola ancora prima di nascere. Le divergenze tra Giuseppe Conte e Elly Schlein sono ormai evidenti e sempre più difficili da mascherare. Il leader del Movimento 5 Stelle, in una conversazione con Il Foglio, ha lasciato intendere che persino dentro il Partito Democratico ci siano dubbi sulla candidatura della segretaria come possibile premier in una futura coalizione progressista: «Mi dicono che hanno dei dubbi anche nel Pd».
La dichiarazione ha fatto rumore perché, sebbene Conte abbia cercato di correggere il tiro dicendo «una cosa alla volta, cominciamo a unire le forze», il messaggio tra le righe è apparso chiaro: nemmeno tra i dem ci sarebbe una piena fiducia nella leadership di Schlein. Il Movimento ha poi parlato di “dichiarazioni fraintese”, ma le frizioni tra i due principali partiti di opposizione restano.
Un’opposizione divisa su tutto
La sinistra si presenta al momento come un’alleanza instabile, divisa su quasi ogni questione politica. Non si tratta solo delle distanze tra Carlo Calenda, Matteo Renzi e i rossoverdi Fratoianni e Bonelli. Il vero nodo sembra essere la mancanza di una direzione comune tra il Pd e i 5 Stelle, gli unici due partiti con una forza elettorale tale da poter tentare di contendere il governo alla coalizione guidata da Giorgia Meloni.
Ma con i pentastellati accusati di imporre la loro agenda e con i democratici spesso pronti a fare concessioni che rischiano di snaturare la propria identità, la collaborazione si regge su un equilibrio fragile. Alcuni osservatori parlano apertamente di un Partito Democratico che ha sacrificato la componente riformista e centrista pur di tenere insieme l’alleanza con i 5 Stelle.
L’unità contro il centrodestra resta un miraggio
Nonostante i sondaggi continuino a premiare il centrodestra, che da quasi tre anni mantiene percentuali stabili, l’opposizione non riesce a costruire un’alternativa credibile e compatta. L’ultima frecciata di Conte alla Schlein è solo l’ennesimo sintomo di un rapporto difficile, in cui fiducia e strategia sembrano mancare.
La sensazione, confermata anche da fonti interne, è che i due leader agiscano più come rivali che come alleati. E così, mentre la maggioranza procede con il suo programma, la sinistra continua a cercare un’identità condivisa che, per ora, appare lontana.