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Bill Gates attacca Elon Musk per le sue scelte disumane, “Tagliare gli aiuti è uccidere i bambini poveri”

Il fondatore di Microsoft annuncia la chiusura anticipata della sua fondazione e accusa Elon Musk per i tagli all’Usaid: “Scelte disumane, vadano a vedere le conseguenze”.

Duro scontro tra Gates e Musk sulla fame nel mondo

Lo scontro tra miliardari si consuma stavolta sul terreno della solidarietà globale. Bill Gates, storico fondatore di Microsoft e volto tra i più attivi della filantropia internazionale, ha lanciato un attacco diretto a Elon Musk, oggi anche capo del Dipartimento per l’Efficienza governativa negli Stati Uniti. Al centro del contrasto, i tagli drastici decisi da Musk a febbraio scorso nei fondi destinati all’Usaid, l’agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale.

La decisione ha comportato una riduzione dell’80% del budget per gli aiuti umanitari – circa 30 miliardi di dollari in meno – e ha già avuto pesanti ripercussioni in diverse aree critiche del mondo: dalla chiusura di un ospedale a Gaza, alla sospensione di trattamenti contro l’Hiv madre-figlio in Mozambico. Gates non ha usato mezzi termini in un’intervista al Financial Times: «L’uomo più ricco del mondo che uccide i bambini più poveri non è una bella immagine».

“Vada a guardare quegli occhi”, l’invito di Gates a Musk

Nel corso di un’intervista rilasciata a Reuters, Gates ha rincarato la dose, invitando Musk a confrontarsi con la realtà che le sue decisioni stanno contribuendo a peggiorare: «Mi piacerebbe che Musk andasse lì di persona, a guardare negli occhi i bambini che oggi contraggono l’Hiv a causa di quei tagli».

Secondo Gates, la riduzione degli aiuti potrebbe causare un’inversione di tendenza storica: «Per la prima volta, il numero di morti nel mondo tornerà a salire. E saranno milioni in più».

L’annuncio: 200 miliardi alla filantropia e chiusura della Fondazione

Per contrastare gli effetti delle politiche restrittive, Bill Gates ha annunciato un gesto clamoroso: entro il 31 dicembre 2045, la Bill & Melinda Gates Foundation sarà chiusa e l’intero patrimonio restante sarà devoluto. La cifra promessa è 200 miliardi di dollari, da destinare a salute pubblica, istruzione e lotta alla fame nei Paesi più poveri del pianeta. La fondazione, attiva dal 2000, ha già erogato più di 100 miliardi di dollari in 25 anni di attività.

«Il 99% delle nostre risorse verrà speso entro quella data», ha dichiarato Gates, che chiude così un ciclo venticinquennale puntando a un’eredità concreta. Un gesto che rappresenta una risposta politica oltre che umanitaria, in un momento in cui la gestione delle risorse pubbliche e private si incrocia con la sopravvivenza di milioni di esseri umani.