Remigration Summit, Vannacci infiamma il dibattito, “Difendere i confini è un dovere”
L’incontro internazionale sul tema dell’identità nazionale si è tenuto al Teatro Condominio. Critiche dalle opposizioni, ma il prefetto: “Evento privato, non vietabile”.
Gallarate blindata per l’evento: summit iniziato in anticipo
Alle prime luci dell’alba, gli iscritti al Remigration Summit hanno ricevuto la conferma ufficiale: l’appuntamento si sarebbe tenuto a Gallarate, al Teatro Condominio. L’orario comunicato inizialmente era fissato per le 14.30, ma per motivi legati all’ordine pubblico l’organizzazione ha deciso di anticipare l’inizio alle 9, col chiaro intento di ridurre la possibilità di scontri con i contestatori.
Le autorità locali, tra cui il sindaco Andrea Cassani, hanno assicurato un imponente dispositivo di sicurezza predisposto da questura e prefettura. “Le misure sono adeguate – ha dichiarato Cassani – e ci auguriamo che tutto si svolga in tranquillità. La decisione di anticipare è stata presa per prevenire problemi”. In mattinata, intorno alle 11, era previsto anche un corteo di protesta organizzato dalle opposizioni locali.
Ospiti da tutta Europa, Sellner: “Evento dell’anno”
Tra i partecipanti anche Martin Sellner, esponente del movimento identitario austriaco, che ha definito l’incontro “l’evento dell’anno in Italia”. Il pubblico presente è risultato eterogeneo, con rappresentanti da diversi Paesi europei. A caratterizzare i numerosi interventi, l’idea che “ogni popolo debba appartenere alla propria terra”.
“L’Inghilterra agli inglesi, l’Italia agli italiani”, ha dichiarato un partecipante proveniente dal Regno Unito. Un’altra partecipante italiana ha espresso timori legati alla sicurezza personale: “Ho paura di uscire di casa. Voglio sentirmi libera, ma temo la violenza. Gli irregolari vanno allontanati. Il Governo non sta facendo abbastanza”.
Reazioni politiche: Salvini difende l’evento, Vannacci lo rilancia a Bruxelles
Non sono mancate le polemiche. Alcuni partiti di opposizione avevano chiesto la cancellazione dell’evento, ma le autorità hanno ricordato che, trattandosi di un evento privato, non era possibile vietarlo. Sulla questione è intervenuto anche il vicepremier Matteo Salvini, che ha replicato alle critiche con una frase netta: “Vietare il Remigration Summit? Non siamo in Urss”.
In collegamento video, l’europarlamentare e generale Roberto Vannacci, ora anche vicesegretario della Lega, ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa: “Porterò questa battaglia a Bruxelles. Se l’Europa non protegge i suoi popoli, non ha futuro”. E ha aggiunto: “Che senso ha parlare di difesa comune se le nostre città restano in mano alla criminalità e all’immigrazione illegale?”.
Sul tema è intervenuto anche il ministro Matteo Piantedosi, che ha parlato da un altro evento: “In democrazia ogni contributo è legittimo. Le visioni più radicali e quelle moderate sono due approcci diversi, entrambi importanti per affrontare fenomeni complessi”.