Schlein sogna Palazzo Chigi: spunta la lista dei possibili ministri, Giuseppe Conte Ministro degli Esteri
Elly Schlein immagina già un futuro da premier: nei palazzi del potere si ragiona su incarichi e alleanze per un eventuale governo di centrosinistra.
Il progetto di Elly Schlein per diventare premier
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, secondo quanto riportato da un retroscena firmato da Francesco Merlo sul Corriere della Sera, avrebbe un piano chiaro: arrivare a guidare il Paese. Non si tratta solo di ambizioni personali, ma di una strategia che prevedrebbe alleanze, incarichi e ruoli già distribuiti all’interno di un possibile futuro esecutivo. Al Nazareno, si mormora, il progetto viene considerato una possibilità concreta, tanto che tra i dirigenti si comincia a discutere apertamente di un’ipotetica squadra di governo.
Tra le ipotesi che circolano, quella di affidare la Farnesina al Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte o un altro esponente pentastellato in prima fila. L’obiettivo? Consolidare l’alleanza e “tenerli buoni”, spiegano fonti interne. Una scelta che però solleva perplessità, considerando le divergenze sulla politica estera, in particolare sulla guerra in Ucraina.
I nomi in gioco per i ministeri chiave
Nel caso di un governo guidato da Elly Schlein, potrebbero tornare in primo piano nomi già noti. È il caso di Giuseppe Provenzano, che potrebbe ottenere un nuovo incarico ministeriale. Lui stesso aveva ironizzato sul proprio passato: «Quando è crollata l’Unione Sovietica non avevo ancora imparato a scrivere!». All’epoca aveva nove anni.
Secondo il Corriere, Stefano Bonaccini potrebbe essere destinato a un ministero legato alle imprese. Andrea Orlando sarebbe tra i candidati per il Viminale, mentre Marco Furfaro rappresenterebbe un volto nuovo per il centrosinistra. Tra le ipotesi anche Chiara Braga, vicina alla Schlein, in lizza per l’Ambiente. E ancora: si fanno i nomi di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, entrambi leader di Alleanza Verdi e Sinistra, rispettivamente per l’Ambiente e il ministero del Mare.
Alcune indiscrezioni, non confermate, avevano tirato in ballo anche Aboubakar Soumahoro per l’Interno e Ilaria Salis per la Giustizia, ma queste ipotesi sono state smentite. Ciò che emerge è che il gruppo dirigente dem, almeno in parte, si stia preparando a un cambio di fase.
Gli alleati, l’Europa e l’ombra del deep State
Il profilo politico di Elly Schlein sarebbe “più solido e credibile” rispetto al passato, riferiscono sempre dal Corriere. L’ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna avrebbe abbandonato slogan generici, guadagnando maggiore concretezza. «Un drappello di Alpini canta “Faccetta nera”? Lei, veloce come impone il web: “Vergogna!”», si legge nel retroscena.
A livello internazionale, Schlein ha espresso una posizione chiara: «Difesa comune sì, riarmo no», una linea che cerca di coniugare pacifismo e cooperazione europea. I suoi discorsi su Israele e Ucraina sono considerati da alcuni osservatori più dettagliati rispetto a quelli del leader M5S.
A seguire le sue mosse ci sarebbero «pezzi del deep State, imprenditori e professionisti del potere», pronti a intercettare la nascita di un nuovo possibile equilibrio politico. Secondo i bene informati, Elly Schlein potrebbe scegliere di annunciare la sua ipotetica squadra di governo il prossimo 28 giugno, in occasione del Gay Pride di Milano. Tra le possibilità anche un ruolo istituzionale di rilievo per Giuseppe Conte, che sarebbe considerato per la presidenza del Senato.