Prodi sferza Meloni: “Silenzio sull’orrore di Gaza, subalterni a Trump”
L’ex premier interviene a Piazza Pulita e accusa il governo di non prendere posizione sulla crisi in Medio Oriente. “Troppa devozione verso gli Stati Uniti”
Prodi attacca il governo: “Italia troppo timida di fronte alla strage a Gaza”
Durante l’ultima puntata del programma Piazza Pulita su La7, condotto da Corrado Formigli, l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi ha rivolto dure critiche alla linea di politica estera dell’attuale esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Parlando della situazione in Gaza, Prodi ha dichiarato: “Siamo di fronte a una strage di un popolo, è crudeltà. Come si fa a non reagire? L’Europa è partita troppo tardi”.
Secondo il fondatore dell’Ulivo, l’atteggiamento del governo italiano sarebbe eccessivamente prudente. “Perché l’Italia è timida? Siamo devoti a Trump. Gaza sarà per secoli sulla coscienza di Israele e dell’Occidente”, ha affermato nel corso della trasmissione. Parole che mettono in discussione la posizione italiana nel contesto internazionale e la gestione diplomatica dell’attuale crisi in Medio Oriente.
Meloni e il rapporto con Trump: “Sembra una funzionaria repubblicana”
Nel suo intervento, Prodi ha parlato anche del rapporto tra il governo italiano e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che potrebbe tornare alla guida della Casa Bianca. Secondo l’ex premier, l’attuale presidente del Consiglio appare “come una funzionaria dell’amministrazione repubblicana”. Una visione che, nelle sue parole, contrasta con il ruolo che l’Italia dovrebbe avere come ponte tra gli Stati Uniti e i paesi europei.
Prodi ha espresso riserve anche sull’equilibrio delle relazioni internazionali in questa fase storica, sottolineando la necessità di una maggiore autonomia da parte dell’Unione Europea.
Sull’Ucraina e su Trump: “Serve pace, ma per convenienza”
Oltre alla situazione in Gaza, Romano Prodi ha commentato anche il conflitto in Ucraina e le dinamiche politiche interne agli USA. “Quando manca l’aiuto americano gli ucraini sono in estrema difficoltà. Io ragiono sui fatti e interpretando le parole. Sono convinto che farà di tutto per arrivare a una pace solo perché gli conviene”, ha affermato riferendosi a Trump.
“Trump ha bisogno della fine della guerra, perché ha troppi problemi in casa sua e quindi è disposto a tutto purché finisca”, ha aggiunto. Secondo Prodi, dunque, eventuali azioni diplomatiche future da parte dell’ex presidente sarebbero motivate da necessità interne più che da reali strategie geopolitiche.