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Meloni furiosa contro il Consiglio d’Europa: “Accuse vergognose alle forze dell’ordine italiane”

Nuove accuse alle forze dell’ordine italiane dal Consiglio d’Europa. Meloni, Salvini e Tajani respingono al mittente: “Fango ideologico e disinformazione”.

Il Consiglio d’Europa accusa l’Italia: “Studi la profilazione razziale”

Ancora tensioni tra Italia e Consiglio d’Europa. A infiammare il dibattito è stata la pubblicazione di un appello dell’Ecri (Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza), che ha invitato il governo italiano a condurre “uno studio indipendente sulla profilazione razziale all’interno delle sue forze di polizia”. A parlare è stato Bertil Cottier, presidente dell’Ecri, che ha definito “urgente” affrontare la questione, sostenendo che in Italia esisterebbero discriminazioni sistemiche da parte delle divise.

Un’accusa rilanciata anche dalla vicepresidente Tena Simonovic Einwalter, che ha dichiarato: “Sempre più spesso, in vari Paesi europei, gli agenti fermano le persone sulla base del colore della pelle, della religione o dell’etnia. Tutto questo è contrario ai valori dell’Europa”.

Meloni difende le forze dell’ordine: “Giudizi infondati, vergognosi”

La risposta di Giorgia Meloni non si è fatta attendere. La premier, intervenuta tramite i propri canali social, ha respinto duramente le accuse rivolte al comparto sicurezza. “Le parole pronunciate dalla Commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa, che accusano le Forze di Polizia italiane di razzismo, sono semplicemente vergognose”, ha scritto.

Meloni ha ricordato il quotidiano impegno degli agenti italiani “spesso aggrediti, anche da immigrati irregolari, mentre svolgono il proprio dovere con coraggio, dedizione e rispetto della legge”. Poi l’affondo diretto all’ente europeo: “Non è la prima volta che alcuni organismi del Consiglio d’Europa – finanziati anche con i soldi dei cittadini italiani – si abbandonano a giudizi infondati, frutto di un approccio ideologico e pregiudizievole”.

La presidente del Consiglio ha anche fatto appello ai valori fondanti dell’organizzazione: “L’Italia, nel 1949, fu tra i dieci Stati fondatori del Consiglio d’Europa, creato per difendere la democrazia e lo Stato di diritto. Ma oggi quello spirito sembra svanito, sostituito da dichiarazioni faziose e lontane dalla realtà”.

Salvini e Tajani rincarano: “Ente inutile, affermazioni ridicole”

Durissima anche la replica della Lega, che in un breve post social ha chiesto direttamente la chiusura dell’organismo europeo: “Consiglio d’Europa? Altro ente inutile, da sciogliere. Giù le mani dalle nostre Forze di Polizia!”. Un messaggio netto che riflette il crescente fastidio, soprattutto tra le fila del centrodestra, verso le istituzioni internazionali accusate di ostilità ideologica nei confronti dell’Italia.

Non meno critico è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, leader di Forza Italia: “Osservazioni talmente astruse che, se non fossero offensive, sarebbero ridicole. Vanno respinte al mittente”. Per il titolare della Farnesina, il report evidenzia una “totale mancanza di conoscenza della realtà italiana” e rischia di “fomentare l’odio contro le forze dell’ordine, cosa di cui non abbiamo assolutamente bisogno”.