La Lega spara su Merz: “Armi a lungo raggio all’Ucraina? Vuole la Terza guerra mondiale”
Il Carroccio attacca il cancelliere tedesco Friedrich Merz per la svolta sulle armi all’Ucraina: “Inasprire il conflitto è follia”. E Tajani ora che dice?
Svolta armata di Berlino, la Lega insorge: “Rischio guerra globale”
Per la prima volta, nel mirino della Lega non ci sono i soliti bersagli franco-brussellesi, ma un alleato politico interno al centrodestra europeo: il cancelliere tedesco Friedrich Merz, leader della Cdu, formazione storicamente legata a Forza Italia. Ed è proprio questo il dettaglio che rende l’attacco ancora più pesante.
Senza mai nominarlo direttamente, il Carroccio lancia una stoccata durissima su X (ex Twitter), commentando la scelta di Merz di eliminare ogni limite alla gittata delle armi fornite all’Ucraina: “Qualcuno in Europa vuole avvicinare la terza guerra mondiale? Assurdo. Che ascoltino le parole di Pace di Papa Leone XIV”, si legge in un post accompagnato da un articolo che analizza il cambio di rotta del governo tedesco.
Il riferimento è esplicito e inquietante. Nella lettura della Lega, la decisione di Berlino segna un pericoloso avvicinamento allo scenario di un conflitto globale. E apre un caso diplomatico dentro la stessa maggioranza italiana.
Il gelo tra Salvini e Tajani
L’affondo di Matteo Salvini arriva proprio nel momento in cui il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, continua a tessere rapporti solidissimi con il blocco tedesco guidato da Merz. Forza Italia, infatti, ha più volte espresso appoggio all’orientamento della Cdu, tanto che Tajani ha definito Merz “un interlocutore affidabile e necessario per un’Europa moderata”.
Ora, però, il contrasto è palese. Mentre Tajani lavora per rafforzare il fronte atlantista e filo-NATO, la Lega rilancia la sua linea “pacifista”, apertamente contraria all’invio di armamenti a Kiev e sempre più insofferente alla strategia bellica europea. Un doppio binario che potrebbe aprire nuove crepe nella coalizione italiana, ma anche nel Partito popolare europeo, dove siedono sia Cdu che Forza Italia.
La posizione di Merz e il timore di escalation
La nuova posizione del governo tedesco, e in particolare del cancelliere Merz, ha generato polemiche anche in patria. Il via libera all’invio di armi a lunga gittata, senza più restrizioni territoriali, è stato interpretato da molti come un’escalation nel supporto bellico all’Ucraina, che potrebbe includere operazioni oltre confine, cioè sul territorio russo.
Il rischio paventato dalla Lega – e da altri partiti sovranisti in Europa – è che tale decisione possa alimentare una spirale pericolosa, trascinando l’intero continente in un conflitto diretto con la Russia. Da qui l’appello al buon senso e alla diplomazia: “Serve fermare la guerra, non allargarla”, è il messaggio che il partito di Salvini vuole far arrivare a Bruxelles, a Berlino e agli stessi alleati italiani.