Italia & Dintorni

Gaza, il PD si divide. Picierno attacca la Schlein: “Piazza usata per logiche interne”

Pina Picierno critica la manifestazione del 7 giugno pro Palestina: “Così si divide, non si unisce”. Solidarietà anche a Meloni per le minacce alla figlia.

Piazza per Gaza, ma senza unità: la critica di Picierno

La manifestazione in programma il 7 giugno a favore della causa palestinese ha messo in evidenza una nuova frattura nel campo della sinistra. A sottolinearlo, senza mezzi termini, è l’eurodeputata del Partito Democratico, Pina Picierno, che accusa gli organizzatori di aver escluso alcuni interlocutori per mere “esigenze di politica interna”.

“Credo sarebbe stato più utile non escludere nessuno, soprattutto quando si ha il sospetto che questo avvenga solo per alleviare i pruriti di qualche alleato riottoso. Ma tant’è”, afferma la vicepresidente del Parlamento europeo in un’intervista al Corriere della Sera. Un passaggio che crea imbarazzo anche all’interno del Pd, mettendo indirettamente in discussione la linea della segretaria Elly Schlein.

Secondo Picierno, la manifestazione ha finito per dividere il fronte progressista anziché rafforzarlo: “Mi pare sia emersa la necessità di distinguere piuttosto che unire. E credo si sia piegato il bisogno di mobilitarsi per esprimere lo sdegno per quanto sta accadendo in Medio Oriente alle esigenze di politica interna”.

“Serve pluralismo, non leaderismi. Io sarò in piazza, a Milano e Roma”

La vicepresidente dell’Europarlamento annuncia comunque la sua partecipazione agli eventi in programma: “Personalmente sarò con tutti e due i piedi tanto a Milano quanto a Roma”, sottolineando l’importanza di un’opposizione inclusiva e riformista.

“C’è una lezione che viene dalle amministrative: vincono e convincono figure che aprono, che rappresentano adeguatamente pluralismo e capacità di governo. Non monoliti leaderistici”, ha spiegato, auspicando un rafforzamento dell’area riformista nel centrosinistra.

Picierno precisa che non si tratta di difendere gruppi dirigenti: “Non per la sopravvivenza di gruppi dirigenti – cosa onestamente poco appassionante – ma per rappresentare al meglio possibile una alternativa di governo innovativa e concreta”.

Solidarietà a Meloni: “Non si augura la morte a una bambina”

La posizione della Picierno si distingue anche per un gesto che ha colto di sorpresa parte del suo schieramento: la solidarietà alla premier Giorgia Meloni, dopo le minacce ricevute sui social contro la figlia Ginevra.

“Gli avversari politici non sono mai nemici, solo riconoscendoci, riconoscendo le nostre differenze e sottraendole alla furia ideologica, all’odio e alla negazione dell’altro, potremo tessere la trama composita che rende forte la nostra democrazia. Un abbraccio alla piccola Ginevra, la mia solidarietà totale alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, ha dichiarato, condannando il clima “velenoso, pericoloso e insopportabile”.