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Scintille tra Vannacci e Bonaccini, il generale “Onore e rispetto non sai cosa siano”, la replica “Orgoglioso di stare dall’altra parte”

Scontro tra il generale Roberto Vannacci e Stefano Bonaccini dopo un confronto a porte chiuse: il leghista lo accusa di slealtà e scorrettezza.

Il confronto riservato e la denuncia di Vannacci

Il generale Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega, attacca pubblicamente Stefano Bonaccini, reo – a suo dire – di aver violato le regole di riservatezza imposte dalla European House – Ambrosetti. Giovedì scorso i due si sono confrontati in una tavola rotonda a Milano, alla presenza di esponenti di spicco del mondo imprenditoriale, industriale e finanziario italiano, in un format rigorosamente a porte chiuse.

“Il formato della discussione era chiaro ed è stato comunicato in anticipo: riunioni ristrette, riservate, ciò che viene detto all’interno resta all’interno”, ha precisato Vannacci, che denuncia quanto accaduto dopo l’incontro.

“Cosa fa Bonaccini subito dopo? Un post social in cui si tronfia di aver partecipato e spiattella, distorcendole come solo la sinistra sa fare, le mie posizioni”, ha aggiunto il generale, accusando l’esponente del Partito Democratico di aver tradito un accordo implicito di riservatezza.

La replica di Bonaccini: “Fiero di stare all’opposto di lui”

Nel post al centro delle polemiche, Bonaccini ha raccontato dell’incontro svoltosi il giorno precedente, sottolineando la distanza politica e culturale tra le sue posizioni e quelle di Vannacci:
“Confronto con il Generale Vannacci ieri a Milano, davanti a parecchi rappresentanti di imprese, organizzato da The House Ambrosetti. Due ore di domande e risposte sul futuro del nostro Paese e dell’Europa”, ha scritto su X.

Nel post, il presidente dell’Emilia-Romagna ha elencato i temi discussi – dalla difesa europea al green deal, dall’immigrazione alla sanità – e ha contestato in particolare una posizione espressa dal generale:
“Per il Generale gli asili nido non servono a nulla perché i figli devono crescere in famiglia (tradotto: le mamme devono rinunciare al lavoro per stare coi bimbi). Come se gli asili nido fossero un parcheggio e non una agenzia educativa”, ha attaccato.

Bonaccini ha poi rivendicato i risultati ottenuti durante il suo mandato: “Orgoglioso di avere guidato per dieci anni la regione tra le prime in Europa per numero di asili nido”, aggiungendo che il servizio è stato reso gratuito in molte aree montane grazie ai fondi europei.

Vannacci: “Mai rinuncerò alla lealtà. Bonaccini non sa cosa sia”

La reazione di Vannacci non si è fatta attendere:
“Io chiaramente non risponderò alle goffe, scomposte e imbarazzanti parole di Bonaccini. Per me il rispetto delle regole, la parola data, la confidenzialità e la riservatezza non sono negoziabili”, ha affermato.

Poi l’attacco personale: “Le grandi differenze tra me e te non sono solo nella politica e nelle idee, ma nella considerazione dei valori lealtà, correttezza e senso dell’onore, qualità che tu evidentemente non conosci”.

Il caso ha aperto un nuovo fronte di tensione politica, alimentando lo scontro tra posizioni ideologiche contrapposte e mettendo al centro la questione dell’etica nei rapporti istituzionali e nel rispetto della riservatezza.