Minacce ai figli dei ministri, Matteo Salvini: “Criticate me, ma non toccate mia figlia”
Crescono le denunce per messaggi violenti sui social rivolti ai figli di politici: profili anonimi colpiscono minori, Salvini e Meloni chiedono uno stop.
Dopo il caso Meloni, nel mirino anche la figlia di Salvini
Il clima di tensione in Italia non riguarda solo il dibattito politico, ma si sposta in modo preoccupante anche sui familiari dei leader, colpendo soprattutto i figli minorenni. Dopo il caso che ha coinvolto Giorgia Meloni, destinataria di un inaudito augurio di morte per la figlia Ginevra, ora emerge una nuova vicenda che riguarda la famiglia di Matteo Salvini.
Sui social, da mesi, circola un profilo anonimo che prende di mira Mirta Salvini, 12 anni, con insulti gravissimi e irripetibili. La ragazza è finita nel mirino dell’odio digitale solo per essere la figlia del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“Un conto sono il confronto politico e la critica, anche accesi, sempre ammessi in democrazia. Tutt’altro conto sono le minacce e gli insulti, volgari, pesanti, schifosi ai familiari e ai bambini, che non c’entrano nulla”, ha dichiarato Salvini, che ha pubblicato uno screenshot di un profilo offensivo contro sua figlia. Nonostante la chiusura di un primo account da parte di X per violazione dei termini, un secondo profilo identico risulta ancora attivo, con contenuti altrettanto gravi.
L’appello di Salvini: “Lasciate stare i nostri figli”
Il leader della Lega ha lanciato un appello al buon senso: “Criticate pure me, lasciate stare i miei figli. Questo clima d’odio, alimentato anche da certa stampa e da certa politica, è preoccupante e va fermato, senza se e senza ma. Buona domenica”.
La vicenda si inserisce in un contesto sempre più teso, in cui le divergenze ideologiche sembrano sfociare in attacchi personali anche verso chi non ha alcun ruolo politico. Lo dimostra il recente caso del docente della provincia di Napoli, che ha augurato alla figlia di Meloni di fare la stessa fine di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa ad Afragola.
Solidarietà trasversale e condanna politica
Immediate le reazioni di solidarietà. A intervenire è stata anche l’onorevole Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari Opportunità del partito:
“Dopo le minacce di morte di ieri, oggi una ennesima pagina aberrante che ha per bersaglio Mirta Salvini, cui rinnoviamo la nostra massima solidarietà. Confrontarsi, anche aspramente, è il sale non solo della politica ma della vita democratica. Prevaricare, minacciare, auspicare la morte, insultare gli altri invece è ripugnante”, ha detto.
“E diventa ancor più odioso quando tutto questo è rivolto a un minore. Siamo vicini a Mirta e al nostro segretario Matteo Salvini. Chi odia non vincerà”, ha aggiunto.
Il caso riapre il dibattito sulla necessità di regole più efficaci contro l’odio online, soprattutto quando colpisce chi non può difendersi: i figli dei politici.